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Dehors del Donizetti, il Comune replica: «Un bar non sarebbe economicamente sostenibile»

Il primo cittadino spiega perché la struttura fuori dal Teatro Donizetti verrà convertita in un progetto a carattere informativo

Dehors del Donizetti, il Comune replica: «Un bar non sarebbe economicamente sostenibile»
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A qualche mese di distanza dall'interrogazione contraria alla riqualificazione del dehors al Teatro Donizetti da bar a infopoint, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori risponde ai quesiti avanzati dalla minoranza, fugando ogni dubbio circa la natura della struttura e il suo impiego.

«Inizialmente - sottolinea il sindaco - lo spazio era pensato come dehor per il futuro bar del teatro. La Fondazione Teatro Donizetti ha avviato subito interlocuzioni, da cui è emersa l'insostenibilità economica di un'attività di somministrazione che ricomprendesse unitariamente il dehors e i punti interni, soprattutto considerando questi ultimi come unicamente dipendenti dall'attività spettacolistica del teatro».

Il problema, quindi, è legato più a un aspetto gestionale ed economico che ad altro. «I punti bar realizzati all'interno del teatro sono predisposti per accogliere un servizio occasionale, che nel corso del 2022 è stato attivato dalla Fondazione con risorse proprie» e proprio per questo motivo veniva aperto soltanto in occasione di spettacoli con intervallo.

Si è provato anche a convenzionarsi con i bar nelle vicinanze, «ma gli esercenti hanno tutti espresso l'impossibilità gestionale a tenere aperta la struttura del dehors in settimana oltre le 20:30».

Il nuovo ruolo del dehors

«Alla luce di ciò - prosegue il sindaco Gori - per far vivere la struttura del dehors si è pensato di costruire  un progetto artistico di carattere formativo che coinvolgesse direttamente la cittadinanza».  All’interno della struttura su piazza Cavour verranno infatti programmate attività dedicate a bambini e bambine, ragazzi e ragazze della fascia d’età 0-15 anni e alle loro famiglie.

«Tra un’attività e l’altra - conclude - verranno attivati dei monitor che consentiranno al pubblico di essere sempre aggiornato sull’offerta artistica proposta dal teatro (una sorta di infopoint esterno). Inoltre verranno creati dei focus espositivi di ciò che è posseduto nell’archivio del teatro e raramente mostrato (costumi, bozzetti, spartiti, ecc). Vi è poi un altro intento della Fondazione, quello di intessere ulteriori collaborazioni con le altre istituzioni culturali cittadine mettendo a disposizione lo spazio per dar vita a progetti condivisi e fruibili al maggior numero di cittadini grazie proprio alla collocazione “esposta” della struttura».

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