La decisione

Dehors in città, Palazzo Frizzoni vota all’unanimità per mantenerli

Dal 2020 autorizzati 266 spazi all’aperto, per il rinnovo presentate 203 domande di cui solo 7 respinte

Dehors in città, Palazzo Frizzoni vota all’unanimità per mantenerli
Pubblicato:
Aggiornato:

Convergenza nella serata di ieri (lunedì 12 aprile) nel consiglio comunale di Bergamo sulla questione dehors: sia la maggioranza che l’opposizione hanno concordato sull’opportunità di mantenerli, pur con qualche piccola differenza di prospettiva.

La questione è stata posta da due ordini del giorno, avanzati rispettivamente da un esponente della lista Gori, Roberto Amaddeo, e dal consigliere Luca Nosari di Bergamo Ideale. In entrambi si faceva richiesta di continuare a promuovere la collocazione dei tavoli all’aperto per i locali. Il centrodestra ha inoltre chiesto di confermare tutti i dehors autorizzati negli ultimi due anni.

In particolare, la Lega con i consiglieri Giacomo Stucchi e Stefano Rovetta ritiene che gli spazi all’aperto abbiano reso più attrattiva la città, attirando avventori anche da Milano e Brescia e rappresentino quindi l’occasione per garantire più lavoro ai titolari dei locali e favorire il commercio. Appoggio all’idea anche da Fratelli d’Italia, sebbene Andrea Tremaglia abbia chiesto comunque attenzione alle necessità dei residenti, con la garanzia di quiete e ordine pubblico. Dal primo aprile di quest’anno, i dehors non sono più gratuiti: è quindi arrivata la richiesta da Enrico Facoetti del Carroccio di mettere a disposizione i contributi per il Covid non ancora utilizzati dal Comune, proposta che però ha visto la contrarietà della consigliera di maggioranza Monica Corbani di Ambiente Partecipazione Futuro, con la motivazione che l’impiego dei fondi vada valutato con attenzione: opinione che è stata condivisa dalla stessa maggioranza e dal sindaco Giorgio Gori.

Il primo cittadino è poi intervenuto per fare un bilancio sui numeri e spiegare le priorità della Giunta: «Dal 2020 sono stati autorizzati 266 dehors e ad oggi sono state ripresentate 203 domande, di cui solo 7 respinte». Quest’ultimo dato è stato contestato dall’esponente di Bergamo ideale Danilo Minuti: «Conosco almeno 10 esercenti a cui è stata respinta la richiesta». Gori ha poi ribadito, per la valutazione delle domande, anche la questione della viabilità, con il traffico intensificatosi con la fine dello stato d’emergenza: «ci sono anche questioni di sicurezza stradale che nella primavera del 2020 non c’erano. Bisogna salvaguardare la sicurezza dei passanti e altri bisogni dei cittadini come la sosta».

Alla fine, entrambi gli emendamenti sono stati approvati all’unanimità, con l’astensione della consigliera Corbani per quello del centrodestra. La linea dei dehors sembra aver messo d’accordo tutti, pur riconoscendo la necessità di conciliare l’obiettivo di rendere più attrattiva la città con le esigenze dei residenti e la sicurezza stradale.

Seguici sui nostri canali