Deviazioni e traffico in agonia: ma Dalmine in cambio cosa ottiene?
La posa del teleriscaldamento accende le polemiche. Nostra Dalmine: «Solo disagi». Facoetti: «Rea pagherà gli arretrati prima»
di Laura Ceresoli
Tempi duri per gli automobilisti che, per lavoro o necessità, sono costretti a passare da via Provinciale. Dalla scorsa settimana, infatti, code e rallentamenti sono all'ordine del giorno in questa strada che connette Dalmine a Bergamo.
Questo succede perché le aziende A2A e Rea Dalmine, in accordo tra loro, stanno realizzando, una rete di teleriscaldamento che porterà nel capoluogo il calore prodotto nell'inceneritore dalminese.
Così, fino al 12 settembre, il tratto stradale della ex ss 525 “Del Brembo” resterà chiuso parzialmente. C’è un solo senso di marcia, verso Bergamo, mentre i veicoli che provengono dal capoluogo vengono spostati nella zona industriale di Lallio e poi in via Stella Alpina a Sforzatica, già carica di traffico locale.
Nostra Dalmine all'attacco
«Un accordo che a Dalmine porta in tasca principalmente disagi sul traffico e una colonnina di ricarica elettrica per i mezzi comunali - esclama la lista civica di opposizione Nostra Dalmine -. Questa situazione è conseguenza della gestione dell’Amministrazione di Dalmine che nel 2021 ha accettato un accordo con Rea svantaggioso per la nostra città: la società che gestisce l’inceneritore pagherà i propri debiti ma Dalmine non otterrà alcun risarcimento aggiuntivo, né una compensazione per la mancata realizzazione della rete di teleriscaldamento verso gli edifici sportivi comunali. La stessa rete di teleriscaldamento che oggi viene invece realizzata a beneficio del Comune di Bergamo, gravando sul traffico cittadino proprio in un momento in cui sono molti i cantieri in partenza, ad esempio quello della rotatoria tra via Provinciale e via Guzzanica».
L'accordo stretto a fine 2021 dalla giunta Bramani con la Rea (la società del Gruppo Greenthesis che gestisce l'inceneritore) ha messo sì fine a un contenzioso legale che durava da anni, ma non ha incluso alcuna clausola riguardo al teleriscaldamento che la società avrebbe dovuto costruire a Dalmine.
Nel 1998, infatti, era prevista l’installazione di una rete per portare acqua calda al velodromo e alle piscine. L’intervento non è mai stato fatto e nel 2021 è stato tolto dalla convenzione.
La replica (via social) dell'assessore Facoetti
L'assessore al Bilancio Enrico Facoetti, però, non ci sta e interviene sui social...