Vicenda intricata

Diritto alla casa negato? Il complesso caso di Salvatore di Ponte San Pietro

Tra notifiche irregolari, errori giudiziari e difficoltà nell’accesso alla difesa legale, un cittadino della città dell'Isola rischia lo sfratto

Diritto alla casa negato? Il complesso caso di Salvatore di Ponte San Pietro
Pubblicato:

di Laura Ceresoli

Una complessa vicenda legale sul diritto all'alloggio popolare vede coinvolto Salvatore, cittadino di Ponte San Pietro. Il suo caso solleva interrogativi sulle procedure amministrative, sulle modalità di notifica degli atti e sulla tutela dei diritti dei cittadini in situazioni di vulnerabilità economica.

La questione ha origine da un procedimento civile avviato per presunta morosità nell'alloggio popolare assegnato a Salvatore. In una lettera inviata al nostro giornale, l'uomo spiega che la contestazione riguarda una morosità considerata colpevole, nonostante, dopo un periodo di assenza di reddito, abbia iniziato a saldare gli arretrati grazie al Reddito di cittadinanza. Tuttavia, con una sentenza emessa a dicembre, il tribunale ha stabilito che la sua situazione non soddisfaceva i criteri per il mantenimento dell'appartamento.

Il caso ha acceso un dibattito sull’applicazione della normativa regionale in materia di edilizia residenziale pubblica, in particolare sulla legge regionale numero 16 dell'8 luglio 2016 e sul regolamento regionale numero 4 del 4 agosto 2017. Secondo quanto riferito, il provvedimento di revoca dell'alloggio potrebbe non aver seguito pienamente le disposizioni previste da tali normative, sollevando dubbi sulla correttezza dell’iter procedurale.

Un ulteriore punto critico riguarda le modalità di notifica adottate dagli uffici competenti. Sembra che sia stata utilizzata una notifica ex articolo 143 del Codice di procedura civile senza una previa relata negativa da parte di un ufficiale giudiziario, come richiesto dalla normativa. Inoltre, vi sarebbero state inesattezze nella datazione dell’avviso di sfratto, rendendo la posizione di Salvatore ancora più complessa.

«Si è verificato un errore nella data indicata, riferita a un precetto non corretto – spiega l’uomo –. Ho chiesto all'avvocato della controparte di rimediare all'errore per guadagnare un po' di tempo, ma mi è stato risposto che, avendo comunque raggiunto lo scopo, l'errore è stato considerato sanato».

Durante il procedimento, Salvatore (...)

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