Dopo la tempesta

Sono diventati 14 i parchi chiusi a Bergamo per motivi di sicurezza

L'assessore al Verde pubblico, Oriana Ruzzini, ha fornito un resoconto sui giardini pubblici con rami pericolanti e alberi su cui intervenire

Sono diventati 14 i parchi chiusi a Bergamo per motivi di sicurezza
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I parchi pubblici chiusi per motivi di sicurezza, a Bergamo, sono passati dagli otto di un paio di giornate fa ai quattordici attuali.

Questo dopo i sopralluoghi della scorsa giornata (giovedì 10 luglio) del Servizio verde del Comune, che sta tenendo monitorata la situazione dopo il violento temporale tra lunedì e martedì, con la caduta di diversi alberi.

I parchi chiusi

Al momento, come riportato oggi (venerdì 11 luglio) da L'Eco di Bergamo, sono stati riaperti i parchi Goisis e Suardi. Tuttavia, rimane vietato l'accesso a quello della Crotta in Città Alta, quello scout a Valtesse e Anna Frank, Pizzo Redorta, Leopardi, Santa Comensoli e Gasparini.

Ai quali, dopo le ultime verifiche, si sono aggiunti il Caprotti e i giardini delle vie Finardi e Zendrini, oltre a quelli del Castello di San Vigilio e della Rocca, dove però è ancora possibile visitare il museo. Il Parco Marenzi era chiuso per l'operazione di riempimento del laghetto, da diverso tempo in secca, mentre il Parco Lolmo di via Carnovali, dopo una prima riapertura, è stato chiuso di nuovo, quando sono emerse ulteriori criticità.

Squadre comunali al lavoro

Il quadro sui giardini pubblici è stato dato dall'assessore al Verde pubblico, Oriana Ruzzini, che ha anche sottolineato il lavoro delle squadre comunali per ripristinare condizioni accettabili nei vari parchi.

I problemi principali sono legati ai rami pericolanti e alla necessità di mettere in sicurezza gli alberi compromessi, che nei casi più gravi potrebbero essere abbattuti.