Intesa provvisoria trovata, i driver Esselunga tornano al lavoro anche a Bergamo
Dopo due settimane di sciopero, anche i corrieri bergamaschi tornano al lavoro grazie a un'intesa fino a giugno. Ma restano questioni irrisolte

Dopo oltre due settimane di mobilitazione, i driver bergamaschi in appalto per la logistica Esselunga tornano al lavoro. Un'intesa provvisoria è stata raggiunta ieri a livello lombardo tra la Filt Cgil e le società appaltatrici Brivio & Viganò, Cap Delivery e Deliverit, ponendo così una pausa al lungo sciopero che ha coinvolto i lavoratori del settore.
Prove di disgelo
L'accordo prevede un'indennità una tantum di 250 euro netti per ciascun lavoratore e stabilisce l'avvio di un percorso di confronto strutturato che proseguirà fino a giugno, con l'obiettivo di risolvere le criticità ancora aperte.
Tra le questioni irrisolte spicca quella delle consegne al piano, un servizio che ad oggi non risulta regolamentato né riconosciuto economicamente, se non in via eccezionale per le consegne destinate a persone fragili, anziane o con disabilità.
Dialoghi ancora in corso
«Dopo questa lunga mobilitazione siamo finalmente riusciti ad aprire una vera trattativa, con sei incontri già in calendario nelle prossime sei settimane, che speriamo possano portare a un accordo soddisfacente per i corrieri, e garantire nello stesso tempo la sostenibilità del servizio per i clienti», dichiara Pierluigi Costelli della Filt Cgil Bergamo.
Il sindacato continua a insistere sulla necessità di affrontare alcuni nodi centrali: la sicurezza dei mezzi, la corretta gestione dei carichi di lavoro, la regolamentazione e la retribuzione delle consegne al piano. «Continueremo a tenere alta l'attenzione sui temi della sicurezza e del peso dei carichi, pronti a riprendere la mobilitazione se gli incontri a livello nazionale non porteranno ai risultati che chiediamo», aggiunge Costelli.
L'intesa raggiunta rappresenta quindi un primo passo verso la normalizzazione dei rapporti, ma il percorso per un accordo definitivo che soddisfi pienamente le richieste dei lavoratori appare ancora lungo. La vertenza si sposta ora al tavolo nazionale, dove nei prossimi incontri verranno affrontate le questioni ancora aperte.