«Sorella, non sei sola»

È nata la "Rete bergamasca contro la violenza di genere": in piazza Pontida ogni 8 del mese alle 18

Si tratta di un network spontaneo che intende pensare e realizzare iniziative sul tema e aiutare concretamente chi è in difficoltà

È nata la "Rete bergamasca contro la violenza di genere": in piazza Pontida ogni 8 del mese alle 18
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Sarà in piazza ogni 8 del mese con una presenza fissa alle ore 18 in Largo Rezzara (Piazza Pontida) per denunciare, informare e aggregare nuove persone sul tema della violenza di genere. È questo solo uno degli impegni presi dalla neonata Rete bergamasca contro la violenza di genere, un network spontaneo che si è costituito informalmente in occasione della manifestazione svoltasi il 24 novembre in città per il femminicidio di Giulia Cecchettin.

Perché una nuova rete?

L'obiettivo del gruppo è combattere la violenza im ogni sua articolazione. Spiega la Rete: «Oltre ai femminicidi, punta dell'iceberg di una cultura violenta e patriarcale che si esprime in molti modi, esistono numerosi casi di violenza di genere, diretta e indiretta (fisica, psicologica, economica), che si esprime tra le mura domestiche, nelle relazioni affettive, nei luoghi di lavoro, per strada, attraverso forme di informazione, comunicazione e rappresentazione non rispettose delle soggettività»

A Bergamo più di mille richieste d'aiuto

Rete contro violenza genere 1
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Rete contro violenza genere
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grafica rete bg contro violenza2024
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Aggiunge: «Anche a Bergamo e provincia sono tanti i casi di molestie e discriminazioni. Solo nel 2023 i Centri Antiviolenza di Bergamo e provincia hanno ricevuto complessivamente più di 1.160 richieste d’aiuto. Ed è purtroppo provato dalle statistiche che solo una piccola parte delle persone che subiscono violenza trova il coraggio di raccontare o denunciare».

In piazza

La neonata rete ha quindi deciso di attivarsi con l'appuntamento mensile in Piazza Pontida  - il primo sarà proprio lunedì prossimo, l'8 gennaio - e con numerose altre iniziative. Spiegano: «Saremo in piazza ogni mese anche per questo per dire "non siete sole", "sorelle, noi vi crediamo", "vi sosterremo se sceglierete di raccontare o denunciare". Uscire dalla violenza è possibile e, nel nostro piccolo, con questa presenza intendiamo trasmettere forza e sostegno a coloro che subiscono in silenzio. Insieme, si può. In preparazione abbiamo molte altre proposte per il territorio, che comunicheremo nelle prossime settimane».

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