Odissea

«E questa sarebbe la tanto acclamata ed eccellente sanità bergamasca?»

Una donna, per un problema al ginocchio, si è rivolta in privato a un medico del Papa Giovanni. Le aveva assicurato che sarebbe stata operata entro sei mesi, invece...

«E questa sarebbe la tanto acclamata ed eccellente sanità bergamasca?»
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di Marta Belotti

Che la sanità pubblica lasci a desiderare è ormai risaputo, ma che una paziente, anche quando sceglie la privata, anche dopo aver pagato diverse centinaia di euro, alla fine si ritrovi con un’operazione programmata entro sei mesi sparita nel nulla suona assurdo. Eppure questa è la brutta esperienza vissuta da una donna che ha rimandato le sue ferie e mobilitato gli amici per l’assistenza in vista della tanto agognata operazione al suo ginocchio, poi mai avvenuta.

La prima visita

«Ho avuto un grave incidente stradale in passato - spiega la paziente, originaria di Roma e residente a Bergamo da qualche anno, che preferisce restare anonima -. Attualmente, ho ancora il ginocchio da sistemare, nel senso che potrebbe cedermi da un momento all’altro. A settembre 2023 ho deciso di rivolgermi a un professionista molto stimato dell’ospedale Papa Giovanni. Innanzitutto, ho provato a vedere quale fosse la sua disponibilità attraverso il sistema sanitario pubblico: la prima visita possibile sarebbe stata a maggio 2025. Troppo in là e senza la certezza di confrontarmi direttamente con lui, bensì, più probabilmente, con una persona del suo staff. Ho deciso quindi di passare dal privato. Le visite costano 150 euro l’una e ho calcolato che me lo sarei potuta permettere. Mi ha fatto specie vedere che, comunque, non sarei stata ricevuta prima di quaranta giorni. Evidentemente, in molti sono costretti a scegliere il privato e anche così si creano liste d’attesa».

Dopo aver quindi pazientato per più di un mese, il giorno della prima visita è finalmente giunto. La donna racconta che il dottore ha inquadrato la situazione, ha prescritto gli esami necessari per capire il quadro clinico del ginocchio e pochi giorni dopo l’ha ricevuta nuovamente. Era il 25 ottobre 2023. Responso: intervento necessario e da farsi entro sei mesi.

Il problema al piede

«Nel mentre avevo speso già trecento euro, ma ero contenta, perché convinta che tra aprile e maggio mi avrebbero operata - continua a raccontare la paziente -. Prima ho però rivisto il dottore un’altra volta, perché il ginocchio mi faceva male. Mi ha fatto un’infiltrazione. Successivamente, ho iniziato ad avere un problema anche al piede, conseguenza di quello al ginocchio e dettato dal fatto che viene caricato eccessivamente. Ho così pensato di prendere un nuovo appuntamento ancora con lo stesso dottore».

Il documento redatto dal professionista bergamasco dopo la prima visita alla paziente, avvenuta a ottobre 2023

In questo caso, però, la donna racconta di essere rimasta allibita: «Ho pagato altri 150 euro per sentirmi dire che il problema del piede era certamente connesso al ginocchio, ma che sarei dovuta andare da un altro specialista, perché lui non si occupa di quelle cose». Seppur contrariata, trattandosi di salute, la paziente ha deciso di consultare un altro professionista, questa volta a Milano, ma sempre in privato. «Lì sono 250 euro a seduta (...)

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Commenti
Michele

Il medico non è un prete, deve pagare il mutuo, come tutti, specialmente nella bergamasca....

Carlo

Tutti i governi tolgono alla sanità..x dare superconduttori 110 ai ricconi e le pensioni d oro ai politici etcetc

Marcello

Mi pare ovvio che le visite fossero in regime privatistico, ma l'intervento no - e questo spiegherebbe tutto. Un intervento del genere, in privato, costa parecchie migliaia di euro. E chi può permettersi di pagare certe cifre non aspetta di sicuro 6 mesi. Non dico affatto che tutto ciò sia una buona cosa, ma è la realtà.

Michele

Bisogna prevenire...e pregare...

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