Per la Capitale della Cultura 2023

Ecco le impalcature, presto il restauro: la Torre dei Caduti pronta a rifarsi il look

L’intervento, dal valore di 150 mila euro, sarà concluso entro fine anno. L’obiettivo è arrivare pronti per le celebrazioni del 4 novembre

Ecco le impalcature, presto il restauro: la Torre dei Caduti pronta a rifarsi il look
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Assediata dalla impalcature, la Torre dei Caduti di Piazza Vittorio Veneto a Bergamo si prepara a splendere con l’obiettivo di presentarsi nella sua forma migliore in occasione di Bergamo e Brescia Capitali della cultura 2023.

I lavori e gli interventi di restauro, che prevedono la ripulitura delle superfici, tutte a chilometro zero con le sue pietre delle cave di Bagnatica, conci parallelepipedi e a tutta squadra lavorati a "crespone", decorazioni esterne in ceppo di Brembate e altre in pietra artificiali e balaustre in marmo di Zandobbio, avranno inizio non appena sarà completato il montaggio delle impalcature avviato proprio oggi, lunedì 11 luglio. L’obiettivo del Comune è pertanto quello di chiudere il cantiere, che ha richiesto un investimento del valore di 150 mila euro, entro la fine dell’anno.

Non solo, l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla sembra avere già in mente un giorno e una data precisi, in largo anticipo sulla chiusura del 2022: «Abbiamo definito con la Soprintendenza il miglior intervento possibile e prevediamo di concludere i lavori nell’arco del 2022, in tempo per l’inizio del nostro anno della Cultura. Mia ambizione è quella di restituire la Torre alla città entro il prossimo 4 novembre. La Torre dei Caduti di Bergamo rappresenta lo slancio verso l’alto del centro piacentiniano di Bergamo, un tentativo di ricreare il movimento frastagliato dello skyline di Città Alta anche nella parte bassa della città».

«La Torre ha bisogno ora di un attento lavoro di pulitura - continua l'assessore -, visto che, soprattutto al di sotto dell’orologio, il tempo e gli agenti atmosferici hanno determinato una grande macchia che va necessariamente rimossa. Il progetto di restauro prevede il risanamento conservativo delle superfici esterne di pregio della Torre, che in alcune porzioni appaiono oggi deteriorate e sporcate da polveri, smog e agenti atmosferici di varia natura. Queste verranno pulite e i depositi superficiali e le croste rimossi, ma i tecnici procederanno anche a un primo trattamento con biocidi antivegetativi per eliminare anche eventuali microrganismi naturali».

Una pulizia letteralmente da capo a piedi di un edificio storico che si aggira ormai intorno ai cento anni di storia, tra ripensamenti, progetti andati male e infine la "vittoria" del progetto di Marcello Piacentini e Giuseppe Quaroni che porterà all’inaugurazione nel 1924.

Già dal 6 giugno, quando è stato annunciato l’inizio imminente dei lavori di restauro, le visite alla Torre sono state bloccate. Il monumento era infatti diventato luogo di turismo, capace di stupire tanto gli avventori occasionali quanto i bergamaschi con l’inedito panorama a la straordinaria vista a 360 gradi su tutta Bergamo.

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