La querelle

Finestre aperte anche quando si suona: l’Istituto Donizetti e il ricorso al Tar contro il Comune

Lo scorso marzo Palazzo Frizzoni aveva emanato un provvedimento contro possibili rumori eccessivi. L’interrogazione di Bergamo Ideale: «Come si è arrivati a questo punto?»

Finestre aperte anche quando si suona: l’Istituto Donizetti e il ricorso al Tar contro il Comune
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L’Istituto musicale Gaetano Donizetti non ci sta: ha infatti fatto ricorso al Tar contro il Comune di Bergamo, che lo scorso 3 marzo 2022 aveva emanato un’ordinanza che imponeva alla scuola superiore di tenere chiuse le finestre «durante lo svolgimento dell’attività didattica laddove vi siano sorgenti sonore attive».

Certo, lo stesso documento specificava comunque che «le stesse potranno essere riaperte per un breve periodo solo per effettuare i necessari ricambi d’aria (a sorgenti sonore non attive) ed a conclusone dello svolgimento delle lezioni», ma ciò sembra non sia bastato ai responsabili del Donizetti, che hanno presentato come motivazioni per l’opposizione «difetto di istruttoria, travisamento dei fatti, illogicità manifesta, violazione dell’art. 4 del Dpcm del 14 novembre  1997 (che disciplina i limiti differenziali di immissione in decibel, ndr)».

La vicenda è tornata all’attenzione del pubblico dopo che Luca Nosari, consigliere comunale di Bergamo Ideale, ha presentato un’interrogazione nella giornata di ieri (mercoledì 14 settembre) in cui chiede spiegazioni alla Giunta su come si sia potuti arrivare a questo punto, considerando che i rapporti tra l’Amministrazione e l’istituto erano rimasti di «leale collaborazione», con tanto di delibera di Giunta che dispone un contributo  a quest’ultimo di 300 mila euro, per far fronte alle spese correnti. Nello specifico, Nosari vorrebbe sapere come mai  «non si è addivenuti ad una risoluzione pacifica della controversia,  costringendo così l’Istituto Musicale Donizetti ad intentare un procedimento giudiziario-amministrativo e conseguentemente impegnare l’Amministrazione a costituirsi in giudizio con  prevedibili oneri legali».

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