Frana di Tavernola, ancora sospeso l’uso di esplosivi nella miniera Ca’ Bianca
Ieri (21 gennaio) durante un incontro con gli amministratori locali e i consulenti del Pirellone è stato fatto il punto sulla frana
L’utilizzo di esplosivi nella miniera Ca’ Bianca, a Parzanica, resta sospeso in via precauzionale. Le attività estrattive, quindi, dovranno necessariamente essere condotte utilizzando altri metodi, che dovranno comunque essere sottoposti a verifiche e monitoraggi.
Lo ha comunicato Regione Lombardia ieri (21 gennaio), durante un incontro con gli amministratori locali e i consulenti incaricati dal Pirellone per fare il punto sulla situazione della frana del monte Saresano, nel comune di Tavernola Bergamasca.
I fattori che potrebbero innescare fenomeni d’instabilità nella zona sono la condizione geologica e strutturale dell'area, la presenza di una paleofrana (l'evento sismico di febbraio 2021), l'attività di lavorazione della miniera, il possibile ruolo della circolazione carsica profonda ed eventuali precipitazioni massicce. «La direzione generale Territorio e Protezione civile si è da subito resa disponibile ad effettuare un coordinamento tecnico tra gli enti coinvolti, mettendo a disposizione risorse finanziarie per i supporti tecnici – spiega l’assessore regionale Pietro Foroni -. Gli studi non si sono mai fermati e continuano tuttora con l’attività di monitoraggio. La situazione è sotto controllo».
Ora si guarda alla pianificazione degli interventi di messa in sicurezza del versante, per cui sono stati reperiti i primi finanziamenti stanziati dalla Regione, pari a 1,5 milioni di euro. Il termine per la progettazione esecutiva è fissato al 30 novembre, così da poter portare a termine nell’arco di 12-18 mesi le opere di stabilizzazione dell’area intorno alla frana.
«Una volta pronto il progetto esecutivo – conclude Foroni -, ci rapporteremo con lo Stato per ottenere un finanziamento idoneo a consentirne la realizzazione. Non lasceremo soli i territori interessati. Siamo pronti a rafforzare il sistema di Protezione civile del Bresciano e della Bergamasca per aumentare il presidio del territorio su entrambe le sponde del lago d’Iseo».
Tra le risorse regionali stanziate vi sono anche 100 mila euro destinati alle attività di monitoraggio e all'acquisto di strumentazioni, 50 mila euro per l'aggiornamento dei piani d'emergenza delle comunità montane dei Laghi bergamaschi e del Bresciano, oltre a 250 mila euro per il potenziamento delle difese dalla caduta massi, 100 mila euro per la sistemazione della strada di collegamento con Parzanica e 15 mila euro per lo studio sugli effetti dell'eventuale onda di piena.