I sindaci provano a mediare, ma Gorle tira dritto: strade chiuse tra le polemiche
Il primo cittadino Testa non arretra sulla decisione di impedire gli accessi di via Martinella e via Trento nelle ore di punta. Respinte le richieste di rinvio

Nessun passo indietro da parte dell’amministrazione di Gorle. Dopo due ore di confronto definito «cordiale e costruttivo» ieri (27 febbraio) in Provincia, il sindaco del paese, Giovanni Testa, ha confermato che la sperimentazione partirà, come previsto, il 3 marzo.
I varchi di via Martinella e via Trento resteranno quindi chiusi per tre mesi nelle fasce orarie 7-9 del mattino, con l’obiettivo di proteggere il centro abitato dal traffico di attraversamento.
«Lunedì si parte», ha dichiarato Testa, confermando la legittimità del provvedimento. Come riporta L'Eco di Bergamo, il sindaco ha sottolineato che «da dieci anni ci confrontiamo su questo tema» e che la soluzione attuale rappresenta già un compromesso rispetto all'idea iniziale, che prevedeva fasce orarie più ampie.
La preoccupazione dei Comuni vicini
La decisione ha suscitato forti preoccupazioni tra i sindaci dei comuni limitrofi. Marco Berlanda, assessore alla Mobilità di Bergamo, si è detto deluso dall'esito dell’incontro e ha espresso più di qualche timore per le possibili conseguenze sulla viabilità dell’intera area, in particolar modo riguardo la risoluzione del nodo della Martinella.
«Con l’intervento di Gorle, le intersezioni diverse si troveranno deviate, con effetto negativo facilmente prevedibile», ha spiegato Berlanda, evidenziando possibili ripercussioni anche su Bergamo, oltre che sui comuni più piccoli.
La richiesta di un progetto condiviso
Il presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi, ha sottolineato la necessità di «trovare il coraggio di condividere i percorsi, consapevoli del fatto che occorre intervenire sulla viabilità con opzioni appropriate». Anche l'assessore all'Urbanistica di Torre Boldone, Domenico Leo, ha ribadito l’importanza che «ogni atto sia comunque condiviso».
Paolo Colonna, sindaco di Scanzorosciate, e Gabriele Cortesi, sindaco di Seriate, hanno invece sottolineato come decisioni di questo tipo debbano essere prese in maniera unitaria, essendo di interesse per tutti i territori.
Servono soluzioni univoche
Tra le soluzioni per provare a risolvere in maniera strutturale il tema della viabilità nell'area è tornata in auge la possibilità di procedere con la realizzazione della bretella da est. Per molti sindaci, un’opera del genere potrebbe rappresentare la chiave di volta per risolvere definitivamente le criticità legate al traffico dell’hinterland bergamasco.
Nel frattempo il sindaco Testa si è detto disponibile a «sincronizzarsi» per pianificare i futuri sviluppi della sperimentazione. Tuttavia, si dichiara aperto a valutare, se necessario, di apportarvi dei correttivi, pur confermando lo schema che «il provvedimento a partire da lunedì entrerà in vigore adottando lo schema previsto».
Basterebbe chiudere Gorle in mezzo ai divieti, liberi di girare solo nel loro comune. Così per prova, Quando fai parte della rete non puoi pensare ciecamente solo alla tua maglia, Si diano servizio migliori ai cittadini e si faccia funzionare meglio l'ufficio tecnico invece.
Davvvero siamo al ridicolo. A Campagnola ogni giorno passano in divieto (ZTL) migliaia di macchine al giorno senza che nessuno attivi le telecamere o faccia controlli e rifiutano ogni confronto. Poi scatenano la rivoluzione per quattro macchine in via Martinella. Figli e figliastri?
Ci sono tre semafori in cento metri. Proviamo a farne uno. Grazie
Provvedimento insensato usa i bambini che vanno a scuola come pretesto ma forse vale la pena dire che la punta massima di traffico è tra le 8 e le 9 proprio per via delle scuole alle 7 il traffico è molto scorrevole. Comunque lasciamo fare a sto Testa allunghiamo il percorso e passiamo su questo maledetto ponte la strada resta sempre quella cara la mia Testa
Sergio, i pendolari al mattino hanno i minuti contati. I pensionati no, quindi una protesta del genere la potrebbero benissimo mettere in atto i padri e le madri di chi va al lavoro. Possono anche andare avanti e indietro dal rondò delle Valli al ponte di Gorle per 2 ore, a passo di lumaca, bloccando di fatto il traffico. Sarebbe una protesta divertente.