Taglio del nastro

Grassobbio inaugura il suo impianto fotovoltaico. E diventa un modello da imitare

Oggi (5 dicembre) ha preso vita il progetto varato dal Comune insieme a Sorgenia e teso sia all'autoconsumo di energia, sia al taglio delle emissioni inquinanti

Grassobbio inaugura il suo impianto fotovoltaico. E diventa un modello da imitare
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di Clara Scarpellini

Il Comune di Grassobbio accelera il suo percorso verso la transizione energetica insieme a Sorgenia. È stato presentato oggi (giovedì 5 dicembre), alla Cascina Ghezzi, il nuovo impianto fotovoltaico su una struttura pubblica del territorio: la copertura della tribuna del campo sportivo dove i giovani della cittadina dell'hinterland si allenano e giocano a calcio. Il progetto consentirà al Comune di autoconsumare circa il 50 per cento dell'energia rinnovabile prodotta e, sotto il profilo ambientale, si eviterà l'emissione di 22.500 chilogrammi di CO2.

Questa iniziativa rappresenta un esempio di perfetta sinergia tra pubblico e privato che, insieme, hanno lavorato perseguendo l'obiettivo di supportare concretamente la transizione energetica, incentivare la produzione e l'autoconsumo di energia pulita a chilometro zero e ridurre i costi energetici per l’intera comunità.

All’inaugurazione e al taglio del nastro hanno presenziato Mario Mauri, amministratore delegato di Sorgenia Green Solutions; Manuel Bentoglio, sindaco di Grassobbio; Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche; Giovanni Sanga, presidente della Sacbo (società gestrice dell'aeroporto di Orio); Francesca Serra, architetto del Comune di Grassobbio; Fabio Falgari, responsabile costruzioni C&I BT e Retail di Sorgenia.

Un bosco a Grassobbio

Questo progetto si inserisce in un piano più ampio di iniziative "green" promosse dal Comune di Grassobbio. La nuova installazione copre una superficie di 200 metri quadrati, con una potenza di circa 42 kW, ed è accompagnata da un sistema di accumulo da 29 kWh. La produzione annuale di energia è di oltre 45.000 kWh, metà della quale sarà destinata all'autoconsumo, permettendo di coprire buona parte del fabbisogno energetico dell'illuminazione dei campi sportivi. L'impianto consentirà inoltre di evitare l'immissione in atmosfera di 22.500 chilogrammi di CO2 l'anno, con un beneficio ambientale pari alla messa a dimora di circa 700 alberi.

Va riconosciuto che Grassobbio si sta distinguendo per la sua apertura verso le innovazioni tecnologiche orientate alla sostenibilità. Una scelta ambiziosa, considerando le caratteristiche del territorio, che avrebbero potuto rappresentare un ostacolo significativo alla transizione energetica e alla revisione dei modelli di consumo. Divisa in due dalla trafficata autostrada A4, confinante con l’aeroporto di Orio al Serio e sede di tre stabilimenti chimici, il paese affronta sfide significative. Tuttavia, proprio queste peculiarità hanno spinto il sindaco a investire in un progetto di riqualificazione, puntando a fare di Grassobbio un modello di sostenibilità, dimostrando che il cambiamento è possibile anche nei contesti più complessi.

Un "contagio" virtuoso

La collaborazione con le istituzioni pubbliche si conferma un elemento cruciale per il successo della transizione energetica, un obiettivo che sarebbe altrimenti irraggiungibile. Lo dimostra il progetto, realizzato in soli due mesi, rilevante per due ragioni principali. La prima è la sua replicabilità: può essere facilmente adottato da altre realtà locali, favorendo la diffusione di modelli virtuosi; la seconda riguarda la natura degli impianti fotovoltaici coinvolti: non si tratta di grandi strutture, ma di sistemi piccoli e localizzati in prossimità dei luoghi di consumo energetico, eliminando così la necessità di trasportare l'energia attraverso le reti.

«Come Sorgenia, il nostro compito è affiancare i cittadini e le amministrazioni per semplificare processi che spesso appaiono complessi. Vogliamo rendere accessibili le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica - ha spiegato Mario Mauri -. Grassobbio è un esempio tangibile. Quando il Comune è disposto a collaborare, è possibile costruire comunità energetiche che generano benefici concreti per i cittadini e per il territorio».

Commenti
angelo

Intanto luci natale non ancora accesealtri paesi si un po contraddittorio e.

Adriano

Sembra a tutti gli effetti un passo importante in direzione della sostenibilità ambientale. Così come è evidente siano state fatte altre opere di riqualificazione. Mi chiedo allora come sia possibile che in un paese che corre verso l'ammodernamento, i servizi degli uffici comunali siano così lontani dalle esigenze dei cittadini. Non si può accedere ai suddetti uffici, si deve suonare il campanello presso un ingresso che sembra quello di un carcere circondariale. Giunto l'addetto, a fronte delle richieste ci si sente rispondere che si deve prendere appuntamento di lì a 15 giorni. Dopo 15 giorni si rinnova la richiesta e da quel momento partono i tempi tecnico burocratici di attesa. Mi risulta difficile definire tutto ciò, servizio moderno ed efficiente ai cittadini.

Riccardo

La Terzi, dopo essere stata assessore all'ambiente (Lombardia regione più inquinata d'Italia) e poi ai trasporti (..Trenord). Ora che è alle Infrastrutture ci regalerà altre emozioni (autostrada Casirate-Dalmine)?

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