Pugno di ferro di Palazzo Frizzoni

Gravi carenze, a Bergamo revocato l'appalto alla coop che gestiva le sepolture al cimitero

La decisione in seguito alle numerose lamentele delle famiglie dei defunti. Una volta è stato addirittura sbagliato il camposanto

Gravi carenze, a Bergamo revocato l'appalto alla coop che gestiva le sepolture al cimitero
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di Andrea Rossetti

L’Ufficio Servizi cimiteriali del Comune di Bergamo ha revocato alla cooperativa Barbara B di Torino la gestione e l’esecuzione delle operazioni cimiteriali in città. Secondo Palazzo Frizzoni, infatti, il servizio offerto si è rivelato gravemente carente, soprattutto considerando la delicatezza del settore.

La coop piemontese aveva già svolto questa attività per Bergamo in precedenza e non erano mai stati segnalati problemi. A gennaio, Barbara B ha nuovamente vinto il bando. In questo caso, però, si è presentata attraverso una Ati (Associazione temporanea d’impresa) con un’altra cooperativa e sin da subito sono iniziati i problemi.

In alcuni casi, le famiglie dei defunti hanno dovuto attendere per ore l’arrivo degli operatori preposti alla sepoltura; in un’altra occasione, invece, gli stessi si sono presentati al cimitero di Grumello del Monte invece che a quello di Grumello al Piano, dove avrebbero dovuto svolgere il servizio. Il Comune di Bergamo, in questi mesi, ha ricevuto molte segnalazioni e lamentele e, alla fine, ha deciso di prendere la drastica decisione.

Teoricamente, il servizio avrebbe potuto essere assegnato alla società arrivata seconda nel bando di gennaio, ma quest’ultima aveva presentato un ricorso (ancora pendente) in quanto, secondo il Comune, la sua documentazione presentava dei vizi di forma. Per questo, Palazzo Frizzoni ha deciso di procedere con un affidamento diretto e assegnare il servizio, fino al 31 dicembre 2022, alla stessa società che opera anche al cimitero di Seriate.

La Barbara B, com’era lecito aspettarsi, ha presentato ricorso al Tar di Brescia contro la decisione del Comune di Bergamo e per questo motivo né l’assessore competente, Giacomo Angeloni, né i funzionari hanno preferito commentare l’accaduto.

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