Locali

Green pass, dopo l'esordio di agosto ci sono timori (dei ristoratori) per l'autunno

I titolari ritengono che i posti all'aperto abbiano attutito l'effetto del certificato, ma la copertura vaccinale nella Bergamasca è a buon punto

Green pass, dopo l'esordio di agosto ci sono timori (dei ristoratori) per l'autunno
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Il mese di agosto, banco di prova del Green pass, è ormai arrivato alla fine e non si può certo dire che le ripercussioni sui locali siano state così negative. Lo avevano detto già dopo pochi giorni dall'entrata in vigore titolari e ristoratori, lo hanno ribadito oggi (lunedì 30 agosto) alcuni di loro intervistati dal Corriere della Sera Bergamo. Tuttavia ci sono timori per l'autunno: c'è chi ritiene che i posti all'aperto abbiano attutito l'effetto dell'obbligo del certificato verde per accedere a determinati luoghi, anche se qui nella Bergamasca la copertura vaccinale è a buon punto, con i dati del 23 agosto scorso che riportavano il 76,6 per cento dei cittadini vaccinati con prima dose e il 66,5 per cento con la seconda, con la macchina lombarda che cerca di procedere a ritmi spediti per mettere in sicurezza i ragazzi, in vista della vicina riapertura delle scuole.

Il personale dei locali ha controllato, a seconda dei casi, solo il qr code, scansionato tramite l'apposita app, oppure ha anche chiesto un documento d'identità, come hanno precisato alcuni proprietari. Certo, ci sono stati anche episodi in cui alcuni clienti si sono rifiutati di esibirlo, non essendo davanti a pubblico ufficiale, ma nel complesso sono stati pochi gli intoppi.

La maggior preoccupazione per l'autunno è legata soprattutto alla fascia d'età 12-19 anni, in cui a confronto con le altre i vaccinati sono presenti in numero minore, essendo partiti dopo con le somministrazioni e potrebbero quindi vedersi esclusi dal consumo al tavolo all'interno dei locali, portando alla rinuncia da parte anche di famiglie a mangiare al ristorante. Ma si teme anche un ritorno delle restrizioni, con la retrocessione della Lombardia da zona bianca a zona gialla o arancione.

Intanto soddisfazione per la misura è stata espressa da Oscar Fusini, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo, al Corriere: «I ristoratori si stanno riprendendo e stanno colmando le perdite, per questo l’auspicio è che l’uso del green pass sia sempre più ampio, è un sistema che sta funzionando».

«La certificazione permette di lavorare in sicurezza e incentiva i cittadini a vaccinarsi – ha dichiarato Fusini -. Nella Bergamasca la campagna vaccinale sta andando bene, ma il timore di normative estese all’intero territorio nazionale esiste».

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