I livelli di ozono in provincia rimangono critici: Bergamo oltre la soglia d'allarme
I dati di Legambiente. Nel giro di un mese superata per quattro volte la soglia critica in Lombardia, dopo di noi è allarme a Lecco e Monza

Di nuovo allarme ozono in Lombardia e, in particolare, in Bergamasca. Nella nostra provincia, come registrato anche settimana scorsa, i livelli hanno superato la soglia d'allarme, fissata a 240 microgrammi al metro cubo.
A Bergamo città, la centralina di via Meucci ha registrato nel dettaglio i 248 microgrammi al metro cubo, mentre il livello critico in provincia è stato individuato a Calusco d'Adda (241). A riportare i dati è stata ieri (venerdì 20 giugno) Legambiente, rifacendosi alle rilevazioni dell'Arpa per giovedì 19 giugno.
Situazione critica in Lombardia
Quella del nostro territorio è una situazione problematica, dovuta sia alla stagione estiva, sia alla collocazione geografica, la quale fa sì che si concentrino nella nostra area anche gli inquinanti provenienti da altre zone.
In linea generale, da questo punto di vista le condizioni sono tutt'altro che ottimali, tant'è che questo mese si è superata quattro volte la soglia di allarme. Passando in rassegna le altre province, a Lecco si è arrivati a un massimo di 225 microgrammi al metro cubo, a Monza 195, a Como 189, a Milano 174, mentre valori più bassi si registrano a Mantova (157), Brescia (159), Sondrio (159) e Varese (160).

L'allarme di Legambiente
«Quello con l’inquinamento da ozono è da sempre un appuntamento estivo, ma quest’anno la situazione appare decisamente più critica che in passato, visti i superamenti dei valori della soglia per l’esposizione acuta a questo gas fortemente tossico per le mucose respiratorie» dichiara Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia.
«A non cambiare è anche la sottovalutazione del problema da parte delle istituzioni regionali, a partire dall’assessorato al Welfare, che si guardano bene dall’attivare la necessaria informazione ai cittadini e le misure di limitazione delle fonti emissive, sebbene la Lombardia sia di gran lunga la regione con il più grave inquinamento da ozono in tutta Europa».
Per l'associazione ambientalista, occorre intervenire per limitare le emissioni dei precursori inquinanti che portano alla formazione di ozono: si tratta delle emissioni del traffico, in particolare da motori diesel, e di quelle industriali (ma anche domestiche) di processi che rilasciano vapori di solventi. Non è invece possibile agire sulle fonti agricole, che mettono notevoli quantità di gas metano, pure questo precursore dell’ozono: in questo ambito, occorrono invece politiche strutturali.
Si chiede di limitare l’uso degli aerei?
Col vento di stasera l'ozono viene spazzato via
Che spirito.... Si tratta della nostra salute, a meno che abitiate in alta montagna e Ve ne frega di chi vive in pianura.
Colpa delle auto euro 5 Lol(:
Chiamate GRETA THUMBERG.....lei risolve tutto.