la lettera

Assenza di comunicazione quando i treni sono in ritardo, o soppressi del tutto

Un viaggiatore lamenta la cancellazione annunciata dopo l'inutile attesa dei passeggeri, che alla fine hanno scelto l'auto

Assenza di comunicazione quando i treni sono in ritardo, o soppressi del tutto
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«Nessuno si preoccupa di assistere i viaggiatori a dovere. L'app non dà informazioni in tempo reale e il call center non serve a nulla», è questo lo sfogo di un cittadino bergamasco, che mercoledì 24 ha visto cancellarsi il treno che avrebbe dovuto prendere a Grumello del Monte alle 7.29 (il 10114, che parte da Brescia alle 6.57 con direzione Bergamo).

Il treno fermo

Come spesso succede ai pendolari della linea, sulla quale le soppressioni e i ritardi non sono così inusuali, prima ancora di recarsi in stazione ha consultato la app: un trucco semplice per prevenire eventuali disagi e organizzarsi di conseguenza. Testimonia: «Sull'applicazione il treno risultava "non partito" da Brescia, senza nessun altro avviso a riguardo. Ho chiamato allora il call center e, dopo diversi passaggi e avvisi, sono riuscito a parlare con un operatore. Ho spiegato la situazione e fatto presente che dovevo recarmi al lavoro e avevo quindi bisogno di sapere se il treno sarebbe arrivato, ma l'operato non ha saputo darmi informazioni».

Gli aggiornamenti

Nel mentre però la app effettivamente si aggiorna e, spiega che il treno è fermo per un prolungamento dei controlli prima della partenza. «Intanto si erano fatte le 7.20 e così ho deciso di recarmi comunque in stazione anche se il treno non risultava ancora partito da Brescia. Alle 7.30 io ed altre persone, che fortunatamente dispongono di un'auto privata, abbiamo deciso di andare al lavoro in macchina, pagando carburante, autostrada e parcheggio in centro a Bergamo di tasca nostra (circa venti euro in totale). Ho visto alcuni genitori venire a prendere gli studenti per accompagnarli a scuola in auto. Solo dopo sull'app è comparso l'avviso: "il treno 10114 oggi non verrà effettuato per un guasto"».

Treno sì, ma un'ora dopo

A far irritare il pendolare è stato quindi il ritardo nelle comunicazioni, ma non solo. Sull'app è comparso anche il suggerimento ai passeggeri diretti a Bergamo di utilizzare il treno 10116 (Brescia 7:57 – Bergamo 8:54). Ovvero, quello di un'ora più tardi. «A questo punto io ci terrei a precisare una cosa: non è così semplice, non basta dire "il treno è cancellato ma se dovete andare a Bergamo basta prendere quello che passa un'ora dopo" - riattacca il pendolare -. Le persone hanno degli orari e delle scadenze da rispettare, ci sono persone che devono andare a lavorare, ci sono persone che devono andare in ospedale per delle visite, ci sono studenti che devono andare a scuola, non possono semplicemente starsene lì un’ora ad aspettare il treno successivo (al freddo, tra l'altro, perché la sala d'attesa non è riscaldata)».

«Perché non un piano di emergenza?»

Da qui le sue domande: «Perché non è previsto un piano di emergenza in questi (sempre più frequenti) casi? Leggo di piani regionali per la mobilità sostenibile in cui si propone di aumentare la quota di persone che si sposta con i mezzi pubblici, ma i treni nelle ore di punta sono strapieni, costantemente in ritardo e spesso cancellati. Come si pensa di fornire un servizio minimamente decente in tal senso?». A questi interrogativi Trenord, alla quale il passeggero ha inviato una mail di chiarimenti, risponderà, rivolgendosi direttamente all'interessato.

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