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Il progetto della discordia
I sindaci del "no": «Adesso siamo ancora più contrari all'autostrada Bergamo-Treviglio»
Dopo l’incontro collettivo del 22 maggio in cui è stato mostrato per la prima volta il progetto, i primi cittadini non arretrano di un millimetro
di Marta Belotti
È stato un incontro di “prime volte” quello di giovedì 22 maggio nella sede dell’Ufficio regionale territoriale (Utr) di Regione Lombardia in centro a Bergamo e convocato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Claudia Maria Terzi, sul tema dell’autostrada Bergamo-Treviglio.
In quella occasione, per la prima volta, i comuni interessati dalla tratta (Stezzano, Dalmine, Levate, Osio Sopra, Osio Sotto, Verdellino, Ciserano, Pontirolo Nuovo, Fara Gera d’Adda e Treviglio) sono stati ricevuti tutti insieme e non a gruppetti come avvenuto nel 2023; per la prima volta è stato mostrato per intero il percorso della futura autostrada secondo il progetto definitivo; per la prima volta sono state presentate opere di compensazione e caratteristiche della futura infrastruttura ed è stato illustrato in modo esteso anche alle amministrazioni e alla Provincia (anche lei presente) il piano del traffico commissionato da Autostrade Bergamasche, in parte già trapelato sulla stampa.
«Verde e sostenibile, ma...»
Era un incontro tanto atteso, ma non ha soddisfatto i Comuni contrari. Il sindaco di Osio Sotto, Corrado Quarti, che da tempo ha espresso il suo convinto “no” all’opera, assoldando addirittura uno studio legale per questa battaglia (insieme a Levate e Stezzano), sbotta: «Ero contrario e ora lo sono ancora di più, se possibile. Ci è stata presentata l’autostrada più bella del mondo, con tanti alberi che arriveranno grazie alle compensazioni. Ci è stata venduta come verde e amica dell’ambiente, quasi che il tracciato non comporti un consumo di suolo altissimo, tranciando e devastando la pianura».
Da quanto emerso, le caratteristiche principali del nuovo collegamento sono la lunghezza complessiva di sedici chilometri e la struttura, per la quasi totalità, in trincea, nonché la presenza di cinque svincoli (...)
