Il 2023 di Adiconsum Bergamo, tra caro bollette, ticket sanitari, contenziosi e raggiri
Oltre 1.500 pratiche in provincia, tanti problemi per aumento tariffe del gas, prelievi fraudolenti e truffe coi bitcoin
Call center sempre più aggressivi, i diversi “tradimenti” del risparmio delle famiglie, le quotidiane battaglie contro il caro bollette, ticket sanitari, fallimenti vari, truffe di diverso tipo... Anche il 2023 si è rivelato, per Adiconsum Bergamo, il tradizionale campo di battaglia per la difesa dei diritti dei cittadini e dei consumatori. Le pratiche aperte l'anno scorso hanno trovato, quasi nel novanta per cento dei casi, conclusione positiva.
Sono stati superati i diecimila contatti tra operatori e “utenti”: alle oltre quaranta telefonate al giorno che arrivano agli uffici di Bergamo e negli altri recapiti provinciali, chiedendo consigli e anticipando problemi che spesso diventano vertenze, più di 1.500 pratiche sono state seguite. Si tratta di iniziative avviate ex novo e conclusioni di procedimenti iniziati negli anni precedenti, che hanno “riportato” nelle tasche di molti assistiti diverse decine di migliaia di euro.
I casi seguiti dall'associazione
Rimborsi sulle bollette, contenziosi per la telefonia, recupero di soldi truffaldinamente estorti, mentre nel solo “capitolo diamanti”, il lavoro della associazione di via Carnovali negli anni ha recuperato più di undici milioni di euro, un contenzioso che è ancora aperto per il recupero dal Tribunale fallimentare del 15 per cento sull’investito. A Bergamo, nel corso dell’attività del 2023, svolta da quindici collaboratori con 22 recapiti settimanali, l'ente ha associato 1.624 persone. Sono questi i primi dati che emergono dalla relazione che la presidente dell’associazione, Mina Busi, ha presentato al direttivo per l’approvazione del bilancio.
«In particolare – ha sottolineato Busi - aumentano le difficoltà per le politiche commerciali aggressive e scorrette delle aziende e delle banche, ma c'è anche una scarsa sensibilità sulla tutela dei propri diritti, con la legislazione nazionale debole. Il perdurare della crisi economica, con i prezzi in continuo aumento, determina situazioni di impoverimento e permane un alto livello di contenziosi. I cittadini stanno lentamente imparando a muoversi nella complessità del mercato. Al contrario, le politiche aziendali, risultano sempre più aggressive ed il lavoro delle Autorità garanti dei diritti è tardivo e spesso inefficace».
I numeri 2023-2024
Il report 2023 indica che il settore maggiormente impegnativo è quello della sanità, con il 29 per cento delle pratiche aperte, che hanno riguardato soprattutto i ticket. Seguono le controversie con i servizi bancari e finanziari (26 per cento) con diversi casi di sovraindebitamento, le difficoltà con forniture di energia elettricità gas e acqua (14 per cento) e quelle con i servizi postali e di telecomunicazione (più del 12 per cento). Con l’inizio del 2024, sono arrivate diverse telefonate per le bollette quintuplicate del gas, in particolare a seguito della modifica unilaterale contrattuale, che il cliente non ha ricevuto e quindi non è stato messo in condizione di fare le proprie scelte.
Lo scorso anno, sono aumentati inoltre i casi di prelievi fraudolenti, con carte di credito clonate o attraverso il meccanismo del phishing (truffa informatica, effettuata inviando un'e-mail con il logo contraffatto di un Istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati).
Inoltre, continuano le truffe online anche su investimenti “non recuperabili” come bitcoin, effettuati senza svolgere le necessarie verifiche sull’attendibilità dell’interlocutore che promette facili guadagni, instaura un rapporto di fiducia e poi diventa irraggiungibile. Alcune delle persone che hanno chiesto aiuto, per questo particolare settore, hanno investito anche 160mila euro.