L'annuncio

Il 21 giugno il sindaco Gori andrà in Ucraina per siglare il gemellaggio tra Bergamo e Bucha

Il primo cittadino partirà nella notte tra lunedì e martedì. Nei giorni successivi incontrerà anche altre autorità ucraine

Il 21 giugno il sindaco Gori andrà in Ucraina per siglare il gemellaggio tra Bergamo e Bucha
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Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori la prossima settimana andrà a Bucha, città dell'Ucraina divenuta tristemente simbolo della guerra in corso, per siglare un gemellaggio tra le due città, la prima assurta a emblema di resistenza e rinascita dopo essere stata gravemente colpita dalla pandemia di Covid-19  la seconda drammaticamente martoriata dalla violenza dell’occupazione russa. Il viaggio avverrà nella notte tra lunedì 20 e martedì 21 giugno.

Gori collegato in videochiamato con il sindaco di Bucha

La proposta di gemellaggio - che mira a sostenere la popolazione della città ucraina nell’opera di ricostruzione - è stata accolta con entusiasmo dal locale sindaco Fedoruk e dal Consiglio comunale di Bucha, anche grazie alla collaborazione di Fondazione Cesvi, la Ong bergamasca prima a entrare nel distretto e che a breve partirà con attività mirate (supporto psicosociale, ricostruzione di asili, attività ludico educative in un centro diurno) e uno staff dedicato per la ripartenza della città diventata l’emblema delle sofferenze patite dai civili ucraini per mano delle truppe russe.

L’iniziativa di Bergamo ha avuto molta eco in Ucraina ed è stata indicata come esempio di collaborazione tra Italia e Ucraina anche dal premier Zelensky. Si tratta della prima iniziativa di questo genere da quando è scoppiata la guerra con la Russia.

Bucha contava 53mila abitanti prima della guerra, 73mila considerando i 13 piccoli villaggi nei dintorni della città. 147 edifici sono stati rasi al suolo in un mese di occupazione, periodo nel quale in città sono rimaste solo 3.500 persone, ben 456 cittadini sono stati uccisi dai soldati russi, ma molti risultano tutt’ora dispersi e «non sappiamo quale destino possano aver avuto», commenta Fedoruk: tanti ucraini sono stati infatti deportati, attraverso la Bielorussia, in Russia.

La delegazione del Cesvi a Bucha con il locale sindaco

Gori viaggerà verso l’Ucraina nella notte tra lunedì e martedì e incontrerà il sindaco di Bucha nel primo pomeriggio del 21 giugno. L’agenda del sindaco di Bergamo è particolarmente intensa, visto che Gori, in poco meno di un giorno e mezzo, incontrerà i ministri ucraini delle Finanze e delle Infrastrutture, oltre al sindaco di Kiev Vitaly Klitschko e al governatore dell’Oblast’ di Kiev Kuleba, prima di siglare il patto di collaborazione tra Bergamo e Bucha mercoledì 22 giugno. Dopo un passaggio nella città di Lviv, il primo cittadino orobico rientrerà in Italia giovedì con un volo da Krakovia per Bergamo. Ad accompagnare Gori ci sarà Maurizio Carrara, fondatore ed Presidente ad honorem di Cesvi.

«Vado in Ucraina per vedere di persona come i bergamaschi possano essere utili alla città ucraina - ha commentato Gori -. Sarei felice se riuscissimo ad attivare una rete di collaborazione tra le due città, raccogliendo adesioni tra imprese industriali e artigiane, ma anche puntando sulla cultura. Mi si consenta un ringraziamento particolare: al nostro fianco nei mesi più duri per la nostra città, impegnato nella raccolta di donazioni e aiuti, c’è stata Cesvi e credo sia significativo che proprio Cesvi sia ora la prima Ong italiana a portare aiuto in Ucraina e in particolare nella città di Bucha».

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