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Gemellaggio tra Bergamo e Bucha: la proposta di Giorgio Gori al sindaco ucraino

La proposta è stata consegnata ad Anatoliy Fedoruk da Piersilvio Fagiani, direttore generale di Cesvi, che si è recato in Ucraina

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Le città di Bergamo e Bucha, a breve, potrebbero essere gemellate. La proposta di gemellaggio del sindaco Giorgio Gori è stata consegnata quest’oggi (29 aprile) al primo cittadino ucraino Anatoliy Fedoruk da Piersilvio Fagiani, direttore generale di Cesvi, organizzazione umanitaria fondata proprio a Bergamo nel 1985.

«La delegazione del Cesvi ha consegnato oggi una mia lettera nella quale, oltre a rappresentare al sindaco e ai cittadini di Bucha la vicinanza, la solidarietà e l’affetto della comunità di Bergamo, ho proposto un gemellaggio – spiega Giorgio Gori -. Si tratta di un'iniziativa in cui credo molto e dall'alto valore simbolico».

Bucha si trova a una trentina di chilometri a nord-ovest da Kiev ed è stata una delle prime città ad essere occupate dalle truppe russe. Dopo la sua liberazione, la città è diventata tristemente nota per gli orrori e gli omicidi di massa compiuti dai militari dell’esercito invasore durante le settimane di occupazione. Le immagini delle devastazioni e dei cadaveri dei civili abbandonati in mezzo alle strade hanno avuto una diffusione planetaria.

La delegazione del Cesvi è quindi partita alla volta di Bucha per poter stabilire e impostare, concretamente, gli interventi necessari a ricostruire la città ucraina. La proposta lanciata dal sindaco di Bergamo verrà sottoposta nei prossimi giorni da Anatoliy Fedoruk al consiglio Comunale di Bucha. «Già oggi ha voluto però rivolgere un sentito ringraziamento alla nostra città – fa sapere Gori -, anche perché si tratta delle prima iniziativa di questo genere da quando è scoppiato il conflitto in Ucraina».

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