Il 21 novembre apre ChorusLife: il sogno di Bosatelli è una scommessa per la città
Tra poco meno di un mese inaugurerà lo smart district costato 400 milioni di euro. Sul lato commerciale, il mercato ha già risposto presente; adesso tocca ai bergamaschi
di Andrea Rossetti
Per far sì che lo sguardo abbracci in toto la struttura, è necessario piegare il collo all’indietro e volgere gli occhi verso l’alto. Molto in alto. Da via Bianzana, appare maestosa e imponente la facciata esterna dell’Arena di ChorusLife, alta ben quindici metri.
Ma qui, nell’area ex Ote, tutto appare grande. Non è ancora possibile entrare nel nuovo quartiere (pardon, smart district) voluto e progettato dal cavalier Domenico Bosatelli, eppure la sensazione di grandezza che trasmette mentre ne si percorre il perimetro è forte, per certi versi emozionante.
Una grandezza che viene ben descritta dai numeri: settantamila metri quadrati di opere in un comparto urbano di 150 mila; quattrocento milioni di costo (contro i 150, 160 inizialmente previsti); una ricaduta economica complessiva per il territorio stimata in più di un miliardo di euro; oltre duemila persone coinvolte nella sua realizzazione; una media di trecento lavoratori impegnati quotidianamente nel cantiere. Numeri che prenderanno forma il 21 novembre, quando ChorusLife verrà inaugurato.
La risposta del mercato
In realtà, quel giorno non tutto sarà ancora visitabile. L’apertura, come hanno spiegato da Costim, sarà progressiva. Si partirà dall’hotel Radisson Blu quattro stelle superior, poi via via tutto il resto.
L'Arena di ChorusLife
Le abitazioni dentro ChorusLife
Il nuovo Hotel Radisson
È molto probabile, però, che anche buona parte delle attività dello smart district apriranno il 21 novembre. Circa il 75 per cento delle aree commerciali, infatti, pare siano già state locate e per loro aprire prima di Natale significa poter sfruttare al meglio l’avvicinamento alle festività, con il booster aggiuntivo della novità.
Il fatto che tanti spazi commerciali di ChorusLife abbiano già un’insegna rappresenta (...)
Conosciamo la tua ostinata opposizione all'iniziativa privata, ci macherebbe. Il cantiere è in via di chiusura, ma meno male che ci sei sempre te a dare esempio di disinformazione (come già successo le altre volte)
Evidentemente i commenti danno fastidio a qualcuno iper-allineato, che difende a spada tratta e in modo acritico tutto ciò i soliti fanno. Ma commentare non è ancora vietato, specie al sabato, per chi gli altri giorni lavora....
Evidentemente qualcuno lavora e qualcuno commenta
Una struttura che può piacere o meno , un opportunità per riqualificare un area ex industriale , un ulteriore opportunità occupazionale ma completamente avulsa dalla realtà che la circonda . Bergamo ha bisogno di un serio progetto urbanistico globale , adesso si procede a pezzi vari e scollegati tra loro .
speriamo in bene,l'opera è maestosa,basta che duri nel tempo