Il barianese Luca Silvani sospeso dopo un servizio delle Iene
Il responsabile del settore giovanile della Sampdoria è stato coinvolto nell'inchiesta televisiva dei tesseramenti "comprati"

AGGIORNAMENTO - In seguito alla pubblicazione del seguente pezzo, i legali di Luca Silvani hanno fatto alcune precisazioni, che potete leggere QUI. Si precisa, inoltre, che il dirigente non è stato licenziato dalla Sampdoria, come inizialmente scritto, ma sospeso in attesa di ulteriori approfondimenti sulla vicenda.
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C'è anche Luca Silvani, originario e residente a Bariano, tra le figure coinvolte nella recente inchiesta de Le Iene che ha smascherato lo scandalo dei tesseramenti nelle squadre giovanili di alto livello, ottenuti attraverso "donazioni", anziché provini - come da prassi. Silvani, dopo il servizio, è stato sospeso dal ruolo di responsabile del settore giovanile della Sampdoria.
Silvani sospeso
Le Iene, nel loro servizio andato in onda su Italia 1, hanno palesato il modus operandi operato da alcuni procuratori riuscendo a far tesserare un proprio giovane complice nelle giovanili della Sampdoria senza sostenere nessun provino, ma dietro il versamento di diecimila euro di sponsorizzazione al settore marketing della società.
Al procuratore Giulio Biasin, agente Fifa, ne sono stati promessi sessantamila di euro, in cambio del tesseramento: l'uomo, ripreso dalle telecamere nascoste, ha rivelato che avrebbe spartito quei soldi con gli altri coinvolti.
Tra questi, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, c'era anche Luca Silvani. Il club ha preso immediatamente le distanze da quanto accaduto, prima avviando un'indagine interna e poi licenziando Bariani che, tramite i suoi legali, ha dichiarato di «non aver mai autorizzato, sottoscritto o approvato alcun tipo di accordo che, direttamente o indirettamente, collegasse il tesseramento del calciatore con una presunta sponsorizzazione, peraltro mai avvenuta».
Il barianese smentisce di aver dichiarato di voler procedere per via legali e impugnare la decisione presa dalla società.
La scoperta dell'acqua calda
Queste pratiche di "raccomandazione a pagamento" sono una prassi consolidata in Italia da oltre 100 anni. Ma non solo nel calcio. Parlo di politica, televisione, giornalismo, aziende pubbliche e private. Mi stupisco che qualcuno si stupisca.
Che schifo
E intanto la Sampdoria gioca pure i play out da retrocessa sul campo...chapeau
Ha fatto bene , a vedere il servizio delle Jene che coinvolge anche Bagni , c'è da rimanere allibiti . Mio padre diceva "che il più pulito ha la rogna" quando si parlava di malcostume ... ! la Magistratura sportiva e non solo devono andare avanti e smascherare questo mal affare .