aiutarli a restare

Il canone per i dehors costerà la metà nelle vie più "a rischio". Gandi: «Sono un presidio al degrado sociale»

Il Comune ha deciso di aiutare i commercianti delle zone più soggette a furti e atti di vandalismo. Soddisfatte le associazioni di categoria

Il canone per i dehors costerà la metà nelle vie più "a rischio". Gandi: «Sono un presidio al degrado sociale»
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I dehors sono belli, rendono più invitanti i bar che affacciano sulle strade e popolano le vie della città in primavera ed estate. Per i commercianti restano però un investimento importante, dato il loro costo. A questo si aggiungono talvolta atti vandalici e furti, basti pensare alla recente spaccata in via Paglia a inizio febbraio. Per questo, il comune di Bergamo ha deciso di scontare del cinquanta per cento il canone di occupazione del suolo pubblico in alcune vie della città, considerate come più a rischio.

Le vie interessate

È questo il contenuto di una delibera che approderà  in consiglio comunale lunedì 11 marzo. Saranno interessate nello specifico via Bonomelli, piazzetta Don Spada, piazza Marconi, le vie del Nastro Azzurro, Novelli, Paglia, Paleocapa, Scotti, e il tratto di viale Papa Giovanni XXIII tra l'incrocio con via Bonomelli/via Bono e l'incrocio con via Paleocapa/via Mai, che verranno fatte passare dalla seconda alla terza categoria con conseguente dimezzamento del canone.

Un incentivo pe restare

Il vicesindaco Sergio Gandi ha spiegato a L'Eco di Bergamo: «Sono misure che in termini assoluti non sono risolutive ma rappresentano un incentivo per gli esercenti a restare in zone critiche della città. Locali e negozi rendono viva la città e rappresentano un presidio al degrado sociale, sono un elemento rilevante per la sicurezza dei cittadini». L'obiettivo è quindi  quello di rivitalizzare la qualità delle attività locali e contrapporsi al degrado urbano.

Le associazioni di categoria

Oscar Fusini, direttore di Confcommercio Bergamo commenta: «Considerato che sinora i commercianti delle vie in questione hanno pagato il plateatico delle aree centrali senza criticità, come possono essere il Sentierone e via Tiraboschi, avevamo chiesto più attenzione per questi esercenti e questa delibera ne premia l'impegno. Una misura economica mitigatoria, che vedo più come un sostegno a chi gestisce dehors in zone critiche della città e non come un incentivo ad aprirne di nuove». Aggiunge Filippo Caselli, direttore di Confesercenti Bergamo «Mi pare che l’obiettivo sia duplice: sostenere i commercianti che hanno attività in aree difficili della città e al tempo stesso mettere in campo ogni sforzo per favorire la crescita di tutta la città».

Commenti
Francesco Giuseppe

Sarebbe ora di togliere tutti quei dehors piazzati nei posti auto. Anche gli altri cittadini devono lavorare, non solo i bar e i parcheggi, già pochi perché eliminati con ogni scusa, sono indispensabili. Basta dehors al poste dei parcheggi.

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