la lettera

«Il cioccolato sì, noi hobbisti no. Perché non ci sono più le bancarelle in piazza Cittadella?»

Un'espositrice lamenta il fatto che gli stand siano stati limitati al passaggio della Torre di Adalberto. Una regola che, però, non varrebbe per tutti....

«Il cioccolato sì, noi hobbisti no. Perché non ci sono più le bancarelle in piazza Cittadella?»
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Piazza della Cittadella, con la liberazione dalle auto e il restauro, è un gioiello di Città Alta tornato a splendere. C'è un "però". Una hobbista che da anni prende parte al mercato che si tiene - o meglio, si teneva - lì ogni seconda domenica del mese fa notare che ora le bancarelle sono state limitate solo al passaggio alla Torre di Adalberto. 

«Non ci hanno detto perché»

La lettrice ci scrive: «Questa piazza, oltre ad ospitare il mercato a cui partecipo io, ne ospitava uno ogni sabato e domenica dell'anno, ognuno sotto l'egida di Organizzazioni diverse. Dal 2024, tutti i mercati non hanno più avuto la disponibilità dei portici in Piazza della Cittadella, mantenendo solo lo spazio nel passaggio alla Torre di Adalberto. Il motivo non ci è stato mai reso noto».

«Alcuni vociferano della volontà di mantenere il decoro della piazza - continua la donna -, altri parlano di presunti danni che alcuni espositori avrebbero arrecato ai muri della piazza, altri ancora riferiscono diverse ipotesi. Il risultato è stato che tutti i mercatini hanno visto l'impoverirsi degli espositori e se il mercato prima era vivo e dimostrava di avere una sua ragione, ora appare più triste, anche se ancora frequentato dai turisti».

Hobbisti no, cioccolato sì

La lettrice sottolinea inoltre il valore di questi mercati hobbistici, che «avevano la capacità di ravvivare quell'angolo di Città Alta con l'esposizione di oggetti frutto del lavoro e dell'ingegno di appassionati».

Da qui la richiesta: «Mi farebbe piacere conoscere il motivo ufficiale di questa decisione, anche perché ora leggo che in Piazza Cittadella si terrà la fiera del cioccolato. Significa quindi che la piazza può ospitare attività di vendita e bancarelle e si fatica quindi, ancor più, a capire i motivi dello sfratto a cui siamo stati sottoposti. E questa volontà di conoscenza non è solo mia ma di molti espositori che, ancora oggi, non si capacitano di questa decisione».

Commenti
Marcello

La strategia chiara è trasformare Città Alta in un costosissimo luna-park per turisti altospendenti. E di tenere lontani i bergamaschi, che di solito spendono meno perché sanno che in Città Alta paghi tutto troppo, ben oltre il suo valore

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