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Il Comune di Bergamo consente la musica amplificata nei dehors, ma è polemica sull'orario

Nell'ultimo consiglio la maggioranza ha proposto una modifica al regolamento che consenta a band e dj set di suonare fino alle 23

Il Comune di Bergamo consente la musica amplificata nei dehors, ma è polemica sull'orario
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Nel consiglio comunale di ieri, lunedì 23 settembre, è stata approvata all'unanimità la modifica del regolamento vigente per l'occupazione di suolo pubblico con dehors permanenti che dà la possibilità ai locali di portare serate con musica amplificata, fino alle 23, al massimo per quattro volte l'anno e con i limiti di decibel. Questa novità, considerata una sperimentazione, non è stata però apprezzata in tutti i suoi dettagli dalla minoranza.

La spiegazione

L'assessore alla Cultura Sergio Gandi nella sua presentazione ha sottolineato: «Non penso a nottate trascorse nei dehor, ma a intrattenimento magari all'orario dell'aperitivo e della cena. Non si tratta di autorizzazione a pubblico spettacolo, per il quale servirà invece un altro tipo di autorizzazione. Si farà una cosa ben precisa e con un limite orario determinato per trovare un punto di equilibrio tra due esigenze: quella dei giovani all'intrattenimento e quello delle famiglie».

«Non cambia nulla»

Arrigo Tremaglia di Fdi ha contestato: «Sostanzialmente non cambia nulla. Il riposo delle persone è legato ai decibel: quindi di cosa stiamo parlando? Questa modifica significa semplicemente consentire modalità differente di propagazione del suono, che però non ha senso essere contemperato da un orario più ristretto. Se intento andare incontro ai giovani e commercianti bisogna rispettare l'orario che c'è già (mezzanotte, ndr)».

L'intervento di Tremaglia ha portato la maggioranza a richiedere, a voce della capogruppo del Pd Francesca Riccardi, cinque minuti di pausa, al termine dei quali, però, il dibattito non è andato verso un'apertura al dialogo, ma a un innalzamento dei toni.

Ma a Milano e a Brescia...

Alessandro Carrara per la Lega ha dichiarato: «A Brescia e a Milano gli orari sono diversi. Non chiediamo apertura totale senza regole e capiamo le difficoltà nel tenere insieme le esigenze dei residenti con quelle dei commercianti e dei giovani. È un regolamento ancora troppo restrittivo. Discorsi di questo tipo non vengono fatti per Piazzale Alpini, dove le esigenze dei cittadini non sono state ascoltate, come si f finta che non esista aeroporto con il suo inquinamento acustico. Poi però si ha atteggiamento punitivo verso intrattenimento citadino. La proposta è di tenere aperto fino a più tardi».

«Lettura strumentale»

La capogruppo del Pd Francesca Riccardi ha risposto parlando di «lettura strumentale, o comunque superficiale da parte dellaminoranza», sottolineando che la modifica proposta non va a limitare, ma ad ampliare le possibilità: «Se fino a stasera non era possibile fare il dj set, da domani, o comunque da quando entrerà in vigore il cambiamento, invece potrà essere fatto. Alle 23 la musica poi non dovrà spegnere, ma semplicimente essere spostata all'interno dei locali».

L'intervento della sindaca

Decisivo infine l'intervento della sindaca Elena Carnevali: «In campagna elettorale abbiamo parlato di vivacità della città e sula sua capacità attrattiva. Con questa modifica andiamo incontro proprio a questa sigenza. Finora in nessun luogo della città era permesso qualcosa di simile. L'introduzione della musica amplificata è un grande passo avanti. Governare la città non è fare un compromesso al ribasso, ma un compromesso nel rispetto dei luoghi e di chi vive la città».

Commenti
Beppe

Vogliono trasformare una tranquilla città in un caos ingestibile nell' interesse di pochi a danno dei cittadini (vedasi musica ad alto volume in piazzale Alpini). Vorrei vedere se le stesse situazioni avvenissero sotto casa della Carnevali o Gori & C. Sgovernanti vergognosi...facciamo facciamo , ma non nel mio orticello !

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