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Il falso cartello di FerrettiCasa al Parco Ovest. L'azienda: «Atto illegale, denunceremo»

Qualcuno ha appeso nell'area verde nei pressi di via Moroni un messaggio. Ma quanto riportato è falso, afferma l'azienda

Il falso cartello di FerrettiCasa al Parco Ovest. L'azienda: «Atto illegale, denunceremo»
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«Ci hanno segnalato la cosa, ma noi non c'entriamo nulla. È una fake news. Anzi, probabilmente adiremo le vie legali per l'utilizzo improprio del nostro marchio...». FerrettiCasa Spa smentisce di essere l'autrice dell'iniziativa che la mattina di oggi, lunedì 9 maggio, una lettrice ci ha segnalato via mail. Un'iniziativa che è anche circolata molto sui social e avvenuta in quel del Parco Ovest di Bergamo. Lo ha fatto, inizialmente, per vie ufficiose e, successivamente, con un comunicato stampa.

«Ferretticasa Spa comunica che i cartelli legati nella notte agli alberi e alla recinzione dell’area relativa al Parco Ovest 2 sono stati apposti illegalmente - si legge nella nota stampa -. Di conseguenza le dichiarazioni contenute, relative al presunto abbandono del progetto di edificazione dell’area indicata, risultano non veritiere e falsamente riferite alla nostra società. Visto il grave episodio, non possiamo soprassedere e in queste ore si sta già lavorando per identificare gli autori del gesto, che hanno utilizzato senza alcun permesso loghi e contatti aziendali per mettere in scena la loro opera. Una volta individuati i protagonisti di questa triste vicenda, valuteremo come procedere e adiremo le vie legali».

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L'autrice della mail (che ha chiesto di rimanere anonima) racconta di come, portando fuori il cane nell’area apposita tra via Moroni e via Tiepolo, vicina alla zona del Parco Ovest che "guarda" al Villaggio degli Sposi, si sia imbattuta in un piccolo albero da poco piantato e in un cartello, firmato appunto FerrettiCasa. Tra le altre cose, su questo si legge:

«Costruire meno e in modo più sostenibile oggi garantisce la qualità del nostro futuro e di quello dei nostri figli e degli adulti di domani. Alla luce della nostra politica aziendale e per rispettare i valori che da sempre ci caratterizzano, abbiamo deciso di rinunciare ai permessi edificatori e intraprendere un progetto di riforestazione e progettazione del paesaggio naturale di Parco Ovest, una decisione fortemente in linea anche con i comitati e i cittadini di quartiere che hanno chiesto di mantenere i valori naturalistici del Parco».

Una notizia che la lettrice definisce buona, avendo lei preso «parte all'iniziativa di vari comitati, tra cui quelli del quartiere» e avendo lei «sottoscritto una mail indirizzata a FerrettiCasa per chiedere di rinunciare a edificare sul terreno di Parco Ovest». Stessa reazione positiva è stata registrata sui social, con il gruppo Fridays For Future Bergamo che ha condiviso la notizia su Facebook.

Peccato che, come detto, non ci sia nulla di vero. O meglio: i cartelli , com'è possibile vedere nelle foto, ci sono realmente, ma non sono stati né realizzati né appesi da FerrettiCasa. E dunque non è nemmeno da ricondurre all'azienda il messaggio pubblicato in quelli. Probabilmente si tratta di uno "scherzo" di qualche ambientalista, che ha voluto mettere i bastoni tra le ruote all'azienda. La quale ora, però, ha intenzione di adire le vie legali, come detto.

«La famiglia Ferretti è amareggiata per l’ennesimo attacco contro un progetto che è stato modificato grazie ad un lungo lavoro di squadra, proprio per andare incontro alle richieste dei cittadini e in accordo con l’amministrazione comunale di Bergamo», si legge ancora nel comunicato stampa diffuso dall'azienda.

Il caso FerrettiCasa-Parco Ovest

La vicenda FerrettiCasa-Parco Ovest va avanti da diverso tempo. L'azienda, infatti, aveva ottenuto diversi anni fa (attraverso il Pgt che adottò l’amministrazione Bruni e che approvò quella di Tentorio) l'ok a realizzare delle nuove abitazioni nella parte occidentale del Parco, quella cioè che sta tra la massicciata della ferrovia e la via Moroni. Per contrastare questa iniziativa edilizia, in città è nato un Comitato. Alla fine, grazie alla disponibilità di FerrettiCasa e alla mediazione dell'attuale Amministrazione, un anno fa era stato raggiunto un accordo: l'azienda ha rinunciato a buona parte delle volumetrie previste nell'area del Parco, ottenendo in cambio la possibilità di "recuperare" queste volumetrie in un'area dismessa della città, ovvero l'ex Italcementi di via David.

Nonostante questo, il progetto "rivisto" delle future palazzine che verranno costruire da FerrettiCasa nell’area verde accanto a via Moroni e al posto del vecchio edificio di Aprica, oggi abbandonato, continua a non convincere e a fare discutere anche in Consiglio comunale. Si parla infatti di tre torri che si staglieranno nel profilo di Bergamo raggiungendo l’altezza record - per la nostra città - di trentatré metri. Il dibattito continua.

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