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Magari non è un problema prioritario per la città ma le spiegazioni dell'architetto lasciano molto, molto perplessi.
Cioè davvero per tenere a mente dove sono arrivati devono fare tutta la striscia con i cubetti di porfido senò si perdono? Ma davvero???? 🤣🤣🤣🤣🤣 A parte il fatto che ci dovrebbero essere ben altri modi per misurare, ma se propri di voleva lasciare un segno tangibile sul posto, nella pavimentazione, si poteva rifare tutto con la pietra originaria e lasciare UN cubetto di porfido alla fine del tratto già sistemato. Esagero una fila di cubetti di porfido e quando si ripartiva da lì si toglievano quei pochi cubetti usati come segno. Pensate al costo di mettere e togliere i cubetti di porfido, al rumore, all'inquinamento, al disagio arrecato in una delle vie più turistiche della città. Assurdo.
Una scusante degna della sinistra, bastava riutilizzare le vecchie pietre esistenti e per vedere progressione dell’intervento usare disegni, non mi pare così difficile per un "architetto"
Purtroppo, cambiando articolo, si perdono i commenti precedenti sullo stesso argomento. Le giustificazioni dell’arch. Invernizzi sono strabilianti: 1) per tracciare i lavori ci sono metodi assai meno costosi 2) se il rappezzo è di lunga durata (certo, dal 22 ad oggi…) tanto valeva farlo con le pietre originarie. Costava uguale. 3) se fosse brevissimo, basterebbe un po’ di asfalto. Così come è fatto, costa tanto e poi si butta via. Ad occhio e croce, sembra una giustificazione ex post