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I docenti del Sarpi protestano: «Parcheggi troppo cari in Città Alta: noi non siamo turisti»

Qualcuno si è attrezzato con mezzi di bassa cilindrata che possono salire sulle mura, ma i più si lamentano. Rischio di fuggi fuggi

I docenti del Sarpi protestano: «Parcheggi troppo cari in Città Alta: noi non siamo turisti»
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Per chi deve recarsi tutti i giorni in Città Alta il costo di 3,30 all'ora diventa davvero insostenibile. Tra loro ci sono anche i docenti del liceo classico Paolo Sarpi di piazza Rosate a Bergamo, che hanno avanzato la richiesta di poter parcheggiare nei posteggi sulle Mura destinati ai residenti.

Protesta e raccolta firme

La protesta è sostenuta anche dal dirigente del liceo Claudio Ghilardi che a L'Eco di Bergamo ha sottolineato «Siamo docenti, non turisti». Qualcuno, come la professoressa Letizia Pagliarino con la sua Ape cross, ha deciso di aggirare la questione, scegliendo mezzi dalla cilindrata compatibile con la salita in Città Alta. Per i più, però, il problema resta, tanto che è stata avviata una raccolta firme (per ora sono settanta).

Nessuna eccezione

Il timore, condiviso da molti professori, è che si possa generale un fuggi fuggi di docenti e di personale dall'istituto. Qualcuno, azzarda anche a immaginare l'eventuale rischio di spostamento del liceo in Città bassa. Tuttavia, l'assessore alla Mobilità Stefano Zenoni, intervistato da L'Eco di Bergamo, ha dato una risposta netta: «Non c'è una fattispecie specifica per i docenti o personale del Sarpi. I lavoratori sono tutti uguali».

Spiega: «Se istituiamo una deroga e quindi un permesso per parcheggiare nei posti residenti, dobbiamo farlo per tutti i lavoratori, sia pubblici che privati. E lo stesso vale anche per gli insegnanti, in questo caso, in Città bassa. Questa richiesta, quindi, non potrà essere realizzata».

Soluzioni alternative

Tuttavia, l'assessore apre alla possibilità di discutere con i proprietari del Parking Fara per ottenere abbonamenti a prezzi calmierati e tarati in base agli orari dei docenti. Il prezzo dell'abbonamento mensile dal lunedì al venerdì alla Fara, con il suo costo da 129 euro, è attualmente poco sostenibile. Zenoni invita poi all'uso dei mezzi pubblici: «Ricordo tuttavia che il servizio autobus in Città Alta è il più capillare e verranno anche incrementate le corse del bus 3. Avevamo fatto un incontro con il dirigente per raccontare i cambiamenti in Città Alta e non erano state avanzate richieste. Ora le raccogliamo. La prossima amministrazione si impegnerà a trovare soluzioni da settembre».

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