Uno scenario difficile

La Paladina-Sedrina arriva a costare 520 milioni di euro e per farla ci vorranno 6 anni

Si devono trovare i soldi e più tempo passa più i prezzi lievitano. Poi si deve fare la gara d'appalto e procedere spediti con il cantiere

La Paladina-Sedrina arriva a costare 520 milioni di euro e per farla ci vorranno 6 anni
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Considerati gli oltre cinquecento milioni di euro che servono per realizzarla, i tempi per trovare finanziamenti, fare la gara d'appalto e i sei anni stimati per costruirla, la Paladina-Sedrina pare quasi un miraggio.

L'aumento dei costi

Nel tempo, da quel lontano 2005 quando si iniziò a ipotizzarla, il costo è passato da novanta milioni di euro a 250 milioni, per arrivare a 421 milioni nel 2020 e raggiungere, a causa dell'aumento delle materie prime dovuto alla guerra in Ucraina, ma anche alle opere necessarie legate alle gallerie e alla nuova tramvia, che non erano comprese nel progetto preliminare, alla cifra mostruosa di 520 milioni di euro.

Adesso il progetto definitivo, realizzato dalla milanese Pro.Iter, è arrivato finalmente sul tavolo della Provincia per essere approvato, ma il prezzo dell'operazione è diventato proibitivo: bisogna reperire fondi e, se ci si metterà più tempo, il costo non farà che aumentare.

Il progetto e il cantiere

Quello che dovrebbe rappresentare l'ultimo lotto della tangenziale sud di Bergamo, un tratto di sei chilometri e mezzo, per la maggior parte in galleria, a questo punto vede diminuire le probabilità di diventare realtà. Anche se si dovessero trovare i soldi, ci si dovrà poi occupare della gara d’appalto, escludendo eventuali ricorsi, riuscire a far partire il cantiere senza perdere troppo tempo e chiuderlo nel giro di 71 mesi, ovvero appunto circa sei anni.

Il progetto definitivo dovrà quindi essere vagliato prima da via Tasso e poi ad Anas, per la richiesta di finanziamento. Il tratto partirà da Valbrembo per proseguire nella piana di Sombreno in trincea e in galleria, attraversando poi la piana di Petosino, in seguito una galleria di tre chilometri e mezzo per superare Villa d’Almè e giungere infine al ponte della Botta di Sedrina. Di questi sei chilometri e mezzo, tre quarti sono da percorrere in galleria, il resto in trincea.

Commenti
Renatinho

sembra che questa ulteriore opera , (come altre opere recenti e in progetto nel settore della mobilità su gomma o su ferro) abbia molti aspetti di criticità: sproporzionata sotto l’aspetto economico funzionale e incoerenza con il documento del MIT “strategia nazionale della mobilità sostenibile”.

Lory

Io sono di Paladina e il pezzo di super strafa che si interrompe a valbrembo è stato un vero e proprio Flop!!! Il sabato e la domenica le vie interne di paladina sono tutte bloccate xche ovviamente cercano scorciatoie!!! Ma per noi è un incubobx uscire dal parcheggio di casa ci vuole minimo un quarto d'ora!!!! Menonmale da gennaio faranno zone ztl xche se aspettiamo la paladina/sedrina campa cavallo!!!!

Claudio

Altra catastrofe come la Dalmine Villa d'Almè, che fatta nuova a una sola corsia per senso di marcia ha lasciato invariata la viabilità, altro che migliorarla, con allungamento a tempi biblici sulla realizzazione e gran guadagno per chi ci ha messo mano...... Fatela fare ai cinesi e vedrete che in sei mesi, allo stesso costo, arrivano a Foppolo...

Antonello

Le cifre previste per l'opera sono eccessive e di solito ex-post i costi dei cantieri italiani lievitano ulteriormente. Ricordo poi che tutte le strade necessitano di continua manutenzione anche dopo il loro completamento e che, soprattutto, presentano costi ambientali elevati, in questo caso a partire dalla distruzione di aree tutelate nel Parco dei Colli di Bergamo (oltre al fatto di incentivare l'uso dell'auto privata, elemento nocivo per l'ambiente). Sarà invece pronta in pochi anni la linea tranviaria T2 e, con i fondi previsti per questi pochi km di tangenziale (le code si spostano, non spariscono), si potrebbe invece estendere la tramvia fino alla media valle realizzando parcheggi di interscambio interrati e non impattanti con l'ambiente ed avremmo finalmente una viabilità di livello europeo. E' strana tutta questa voglia di costruire senza vedere i benefici della tramvia, si teme forse che l'opera si riveli inutile e follemente costosa e qualcuno debba rinunciare al ricco business delle strade e dell'automobile?

Alberto

Speriamo sia la volta buona! 30 anni fa hanno cominciato a costruire le gallerie in alta valle (con l'eccezione di S. Giovanni Bianco, che meriterebbe di essere liberata dal traffico) per poi incolonnarsi a Villa d'Almè. Per chi è scettico: in Italia la media della viabilità è decisamente migliore che in provincia di Bergamo, indietro di decenni per strade e ferrovie e dunque con un traffico infernale. Dovremmo essere tutti concordi che i finanziamenti possano arrivare qui!

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