Il progetto "DottorVet" per raccontare ai ragazzini delle medie il mestiere del veterinario

Presentato ieri (giovedì 22 febbraio) a Bergamo il progetto "DottorVet", promosso dall’Ordine dei medici veterinari di Bergamo e dal Dipartimento veterinario di Ats Bergamo. L'obiettivo è far conoscere questi professionisti, mostrando al largo pubblico i diversi ambiti d'intervento e l’impatto del loro lavoro sulla vita delle persone, oltre che degli animali.

Il project developer è Plus&Plus, mentre il patrocinio è di Provincia e Comune di Bergamo, Coldiretti, Confindustria, Ascom Confcommercio, con il coinvolgimento delle aziende del territorio Cascina Italia, Ibs salumi SpA, Formaggi Zanetti, Consorzio per la Tutela dello Strachítunt Valtaleggio, 1953 Latteria di Branzi e Silpier Srl.

I dettagli del progetto

Il progetto, rivolto ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni delle scuole medie della Bergamasca, vuol far scoprire ai giovani il loro ruolo nella filiera agroalimentare, ma anche quello a tutela della salute degli animali e dell’uomo, con l’obiettivo di suscitare curiosità e interesse. I veterinari, in collaborazione con le aziende food del territorio bergamasco coinvolte, entreranno quindi nelle scuole ed interverranno in aula. Un focus privilegiato sarà dedicato appunto all'agroalimentare e gli interventi saranno accompagnati dalla presentazione di una serie di esempi.

L'esperienza partirà a marzo, con gli incontri gratuiti della durata di una lezione scolastica (45 o 50 minuti) negli istituti e proseguirà nell’anno scolastico 2024-2025. A conclusione del primo anno di progetto, verrà realizzato un video racconto emozionale, quale esito di una serie di interviste filmate ad enti ed aziende coinvolte, così come ai ragazzi e agli insegnanti.

Gli Istituti interessati ad iscriversi al progetto possono aderire direttamente, attraverso il sito web, oppure contattare i responsabili all'indirizzo mail iscrizione@dottorvet.info.

Il ruolo dei veterinari bergamaschi

L’Ordine dei Medici Veterinari di Bergamo conta circa 560 iscritti, di cui il 55 per cento donna, con un’età media di 47 anni e un numero crescente di giovani, il 26 per cento è iscritto da meno di dieci anni.

Sul totale degli iscritti, il 68 per cento somministra servizi per mantenere in buona salute gli animali domestici, il 13 per cento tra liberi professionisti e veterinari Ats lavora per la sanità dell'agroalimentare, il 19 per cento è impiegato a vario titolo nell’industria come consulente, ricercatore o informatore. Un altro filone di attività è l’igiene urbana, sempre a cura di Ats, che cura anche i casi di infezioni o malattie trasmesse dagli animali all'uomo.