Il Serio è in sofferenza, il Brembo regge meglio: la siccità e i rischi per l'agricoltura
Le piogge di questi giorni daranno respiro, ma resterà un'estate di possibili allarmi perché la riserva di neve è inferiore alla media

La pioggia di stanotte e quella prevista per domani (6 luglio) aiutano, ma sarà comunque un'estate in cui il rischio siccità resterà alto e bisognerà sempre confidare in perturbazioni come quella in corso per riequilibrare la carenza di acqua.
Una delle situazioni più critiche è quella del Serio, la cui portata negli scorsi giorni è arrivata a toccare il limite vitale, come sottolineato da Gli amici del Serio di Seriate. L'effetto si è visto anche nell'importante moria di pesci segnatala negli scorsi giorni.
«Brembo meglio, Serio in sofferenza»
Le conseguenze di un simile costante rischio di siccità le ha spiegate Mario Reduzzi, direttore generale del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, a L'Eco di Bergamo: «Confidiamo nelle piogge, affinché diano un po' di respiro. Altrimenti siamo pronti ad andare in razionamento, già nella metà di luglio, limitando i consumi d'acqua del cinquanta per cento per il mondo agricolo lungo l'asta del Serio. L'attenzione è massima. Valutiamo giorno per giorno. Il Brembo sta reggendo meglio, ma il Serio è in sofferenza, anche perché lo scioglimento della neve è terminato».
Tutto questo fermo restando che il rilascio d'acqua resta garantito grazie ai tre impianti di irrigazione a pioggia che «hanno dato un contributo notevole al mondo agricolo, che può irrigare con un significativo risparmio idrico», per usare le parole sempre di Reduzzi.
Scorte di neve non sufficienti
Il problema centrale di quest'anno e che rende la siccità un pericolo costante, pronto a colpire a meno di piogge e perturbazioni, è l'assenza di scorte di neve sufficienti. Queste risultano infatti sotto la media. Il mondo dell'agricoltura è quindi preoccupato e pressato da diversi punti. Uno è appunto la siccità e il calo della portata di un fiume come il Serio che è fondamentale per l'irrigazione del territorio. L'altro è anche il caldo, che con l'ordinanza regionale impone di non lavorare dalle 12.30 alle 16.
Francesco Tassetti, vice direttore di Confagricoltura Bergamo, sempre a L'Eco: «L'auspicio è che le piogge previste, con temporali anche intensi, portino un beneficio concreto, ma restiamo consapevoli della necessità di strumenti strutturali per fronteggiare queste emergenze nel medio-lungo termine».