Il sindaco di Albino, Fabio Terzi: «I conti del Comune sono a posto, vivremo di rendita»
Grande emozione per l’ultima seduta dell’amministrazione. Respinte le osservazioni presentate per via Belloloco. Investiti 16 milioni di euro
di Elena Conti
L’ultimo Consiglio comunale dell’amministrazione Terzi, in carica dal 2014, si è concluso con una buona dose di commozione da parte di tutti i partecipanti. E mentre il clima elettorale inizia a scaldarsi, in attesa di conoscere i volti e le liste che appoggeranno i candidati, lunedì scorso il sindaco Fabio Terzi ha ribadito che la prossima amministrazione, grazie alle spese oculate e alle risorse in arrivo da operazioni rilevanti come quella sul comparto Honegger, vivrà di rendita per almeno due anni.
«Lasciamo il Comune con saldi ottimi - ha ribadito l’assessore al bilancio Davide Zanga, snocciolando i numeri del rendiconto di gestione 2023 -, in particolare segnalo che l’avanzo di amministrazione è in crescita dal 2021 e oggi ammonta a circa quattro milioni e 750 mila euro, di cui la parte disponibile è di 837.363,57 euro. Tra le nostre uscite, la parte del leone la fa la spesa corrente che rappresenta circa il 75 per cento dei costi del nostro bilancio. Nonostante ciò, negli ultimi anni siamo riusciti ad avviare progetti interessanti grazie ai fondi del Pnrr che abbiamo ottenuto, che riguardano in particolare le aree servizi alla persona, lavori pubblici e servizio informatico».
«Consegniamo l’ente con i conti in ordine - ha sottolineato il sindaco -, in questi cinque anni avremmo potuto fare “l’assalto della diligenza” e accendere più mutui, ma abbiamo preferito essere seri e responsabili tenendo il freno tirato. Dal 2019 a oggi sono diminuiti gli interessi passivi, il limite di indebitamento si trova notevolmente al di sotto di quello consentito dalla legge; questo è indice di buonsenso, perché gli interessi passivi andrebbero a comprimere la spesa corrente e a togliere risorse ai servizi di eccellenza che Albino è in grado di offrire».
«Eppure, nonostante la prudenza, in cinque anni abbiamo investito ben 16 milioni di euro dei quali circa il 70 per cento proviene da bandi regionali, nazionali e del Pnrr: l’unico rammarico è non aver centrato il bando per il Centro di raccolta. Questo è ciò che lasciamo in eredità, con il cuore sereno (...)