La segnalazione

Treno in ritardo di oltre mezz'ora: l'odissea di una passeggera bergamasca

Il convoglio doveva arrivare in stazione alle 8.01, ma è arrivato molto dopo, e non è nemmeno la prima volta che succede

Treno in ritardo di oltre mezz'ora: l'odissea di una passeggera bergamasca
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Ancora una segnalazione da parte di una lettrice dei ritardi sulle linee ferroviarie: a protestare per i disservizi, stamattina (sabato 2 novembre), mentre era ferma ai binari, è stata una passeggera bergamasca diretta a Padova, rimasta bloccata alla stazione di Pisogne.

Ripetuti ritardi

Il convoglio delle 8.01, che l'avrebbe dovuta portare a Brescia per poi prendere il cambio, era in ritardo di oltre mezz'ora (per la precisione, 32 minuti rispetto all'arrivo previsto). Fatto che l'ha costretta a rivedere i suoi piani per la giornata e, come se non bastasse, vicende di questo tipo le sono capitate spesso negli ultimi mesi. Ciò a significare che, evidentemente, non si è trattato di un caso eccezionale.

«Buongiorno, come spesso mi è successo negli ultimi mesi, su una tratta di viaggio di un'ora il ritardo è più di mezz'ora - scrive la cittadina alla nostra redazione -. Ovviamente devo spostare le coincidenze che avevo per arrivare a Padova. E con "Ci scusiamo per il disagio", Trenord ci ringrazia per aver pagato il biglietto».

Gli altri episodi

Non si tratta nemmeno dell'unico episodio riportato negli ultimi tempi da PrimaBergamo: avevamo avuto già modo di raccontare del caos dei treni nella mattina del 3 ottobre scorso, quando sulla linea Bergamo-Milano si erano riscontrati ritardi a catena, con la soppressione anche di qualche convoglio. Oppure, poco più di una settimana prima, della situazione di un pendolare ancora della Bergamo-Milano stremato dai ritardi, che ironizzava sul non pagare l'abbonamento per rifarsi del pessimo servizio.

Ma avevamo riportato pure più di recente, il 14 ottobre del guasto con conseguenti problemi a Milano Certosa. Ma anche, il 16 ottobre, la lamentela di un viaggiatore che, da Arcore, per arrivare a Ponte San Pietro e poi prendere il bus sostitutivo per arrivare all'ospedale di Bergamo, ci metteva più di due ore. La causa, quasi inutile ricordarlo, i ritardi a causa della cancellazione dei convogli.

La constatazione della Regione

La situazione, ormai è arrivata a un punto tale che anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante una riunione del 9 ottobre scorso con l'assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente, e i rappresentanti di Ferrovie Nord, Rfi e Trenord, ha ammesso che ci sono parecchi problemi con il trasporto ferroviario.

Fontana alla riunione sul trasporto ferroviario del 9 ottobre scorso

«Ultimamente di puntuale ci sono solo i disservizi sulla rete - ha constatato Fontana -. Lo dico senza mezzi termini: la situazione è inaccettabile e sono profondamente indignato e offeso dalla gestione di Rfi». Appunto, di Rfi, perché di Trenord e della Regione non si sarebbe detto nulla.