Rilancio

Impianti di San Simone, a rischio l’accordo tra Comune di Valleve e proprietà

I privati avrebbero dei ripensamenti sul comodato d’uso e starebbero valutando invece la vendita

Impianti di San Simone, a rischio l’accordo tra Comune di Valleve e proprietà
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Il recupero della stazione sciistica di San Simone, a Valleve, rischia di non arrivare a conclusione: la proprietà, costituita da Gianfranco Quarti e Fiorenzo Algeri, starebbe infatti pensando di tirarsi indietro dall’accordo con il Comune.

A riportare i dettagli è oggi (giovedì 12 gennaio) Val Brembana Web: lo scorso 8 febbraio 2022 era stato presentato il progetto di rilancio della realtà, aperta 51 anni fa dalla famiglia Bono e poi chiusa nel 2017. I Quarti-Algeri avrebbero dovuto concederla in comodato d’uso all’Amministrazione, che avrebbe finanziato con quattro milioni di euro l’operazione, con l’aggiunta di altri due milioni a fondo perduto da Regione Lombardia. Una volta rimessa a nuovo la stazione, si sarebbe fatto il bando e la società vincitrice avrebbe versato una quota ai proprietari degli impianti, una a quelli dei terreni e una al Comune di Valleve.

Tanti i lavori da portare a termine: la riapertura degli impianti di risalita, il completamento dell’innevamento artificiale, la realizzazione dell’infopoint, il parcheggio autobus (dove ora si trova l’area camper, che resterà tale in estate), ma anche il collegamento estivo con la Valle di Mezzoldo tramite il passo di San Simone, così come la messa in sicurezza, installando reti paravalanghe per l’inverno, e punto primo soccorso con ambulatorio.

Grande entusiasmo c’era stato quest’estate per l’iniziativa, con un sopralluogo a luglio del sindaco Gianfranco Lazzarini con l’architetto che adesso sta ridisegnando la struttura. Un proposito, però, che rischia di essere mandato in fumo dalla volontà del privato di vendere. Il Pirellone aveva promesso le risorse economiche solo a patto che avvenisse un accordo tra pubblico e proprietà e, con il possibile dietrofront della seconda, il rilancio dell’alta Val Brembana adesso è a rischio. Preoccupazione è stata espressa anche dal consigliere regionale Alex Galizzi, il quale ha dichiarato: «Questo è probabilmente l’ultimo treno disponibile per poter vedere riaperta la stazione. Occorre non perderlo».

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