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Not in My Back Yard ossia Non Nel Mio Giardino è un fenomeno di resistenza e di protesta contro opere di interesse pubblico che corrisponde a un atteggiamento egoistico e campanilista promosso da persone timorate dalle novità o che difendono interessi personali (non sto polemizzando con gli abitanti di Spirano dove ci sono certamente persone con motivazioni nobili e avvedute). A Bergamo non si deve fare biogas (sapete quali sono le regioni con più allevamenti? I liquami i contadini poi dove li mettono, in tasca? Dopo la digestione i reflui sono meno impattanti sull'ambiente) perché il territorio è già compromesso: peccato perché che la sua industria e le sue attività in genere abbiano bisogno di parecchia energia (magari facciamola pulita e circolare). Dobbiamo fare tutto a casa degli altri? In generale faccio polemica contro chi dice "per fortuna a Bergamo non si fa" perché così si rischia di compromettere il futuro dei ns figli, che già non mi sembra roseo. Fare bene non è impossibile (l'ostacolo maggiore resta la ns elefantiaca burocrazia... 1000 tavole per l'ipotesi di progetto della Bergamo-Treviglio... usano la carta invece dell'asfalto?), non fare nulla porta a poco.
Io spero che la decisione derivi da un attenta valutazione, senza pregiudizi. Se presentava criticità non risolvibili, si può accettare. Legambiente ne sostiene la costruzione facendo campagne di informazione. Un biodigestore ha molti più vantaggi che svantaggi. Intercetta le deiezioni animali, reflui fangosi, i residui umidi, altrimenti destinati alla discarica, con tutte le relative problematiche. Evita che questi residui immettano in atmosfera gas 80 volte più climalterante rispetto alla CO2. Il biogas prodotto può essere usato sul posto per produrre elettricità, oppure può essere purificato ed immesso nella rete del metano. Il prodotto della biodigestione diventa fertilizzante naturale. All'interno delle aziende agricole è il sito più idoneo alla loro costruzione.
La provincia di Bergamo è già pesantemente devastata; meno male che ci sono comuni che ci tengono a preservare il territorio.
Importante vittoria per l'ambiente? Ma come, se gli ecologisti non fanno altro che parlare (o straparlare) di foni rinnovabili, di toglierci dalla schiavitù del petrolio, di avere bollette più basse, di non estrarre metano dal mare, e via con i luoghi comuni, e adesso che si potrebbe fare qualcosa di questo si sono opposti e festeggiano per il no? Ridicoli. Si oppongono tanto per dimostrare di esistere. Vogliono ferrovie, ma sono contro la TAV, vogliono meno intasamenti, ma non le strade per diluire il traffico (vedi Bg-Treviglio e Pedemontana). Non vogliono i rifiuti, ma non vogiono i termovalorizzatori. Ma che ecologisti sono? Fanno demagogia, non ecologia.