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È un assurdo continuate a stringere le strade x le piste ciclabili e non vi rendete conto che sono più pericolose . Continuate così sembra che zenoni abbia azioni nei centri commerciali
Questi integralisti del verde non si rendono conto che siamo una delle città più produttive d'Europa e le macchine servono.Se vogliono privilegiare la bici,la carichino in macchina e vadano in gita fuori città. Con la loro ideologia piscina il centro si sta desertificando.Eppure i miei concittadini sono piddini dentro e continuano a votarli.Le regole intelligenti si rispettano ,le altre si combattono
" Napo" assessore, lui non pedala lui fa pedalare: dalla foto sul l'eco lui pedala con la bici elettrica!!! Con la bici elettrica "se ne fotte" dei divieti illegittimi che impone al resto dei cittadini, con gioia agli automobilisti. Lo sapete che c'è la "pista ciclabile "Fausto Coppi e Gino Bartali" però è chiusa sino a nuovo ordine, non dei "tecnici" della mobilità ma dai tempi fissati dall'Impresa e già prorogati "ad libitum" per eseguire i lavori del PNRR fra San Fermo e la tanto bistrattata via Bianzana. Ma i debiti contratti col PNRR servono per gli sfizi di qualcuno??? che poi pagano i cittadini che lavorano e non hanno tempo di portare a spasso il cane nel cestino della bici (elettrica e NON inquinante)
Come sempre applausi e hola per Francesco Giuseppe. Nella speranza che i residenti in Bergamo che non ne possono più di questo talebanesimo reagiscano nelle urne. Io non posso farlo perché non vivo in Bergamo (per mia fortuna)
Zenoni considera da sempre chi lavora un cretino da eliminare, cui impedire di muoversi. 30 km/h per tutti è indecente, piace solo ai ciclisti nulla facenti che gironzolano tutto il giorno a spasso credendo di essere grandi atleti, senza rendersi conto, insieme a Zenoni, che sono le tasse di chi produce il pil che pagano i loro capricci prepotenti. Non si è mai vista un'amministrazione comunale che ascolta e accoglie SOLO le proposte di una categoria, quella che fa meno di tutte, a dispetto di tutte le altre categorie e classi di lavoratori. Se vogliono trasformare, come pare, Bergamo nella Pechino maoista degli anni '70 sono in ritardo con la storia; anche in Cina hanno capito che le sole biciclette non fanno crescere l'economia e hanno cambiato. Zenoni e gori sono rimasti a Mao-Tse-.Tung.