Fenomeno

In Bergamasca aumentano le case vuote: troppo costose o affittate ai turisti

L’ultimo censimento Istat segnala un fenomeno in continua crescita, nel capoluogo tavolo con gli operatori

In Bergamasca aumentano le case vuote: troppo costose o affittate ai turisti
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Record di “case vuote” in Bergamasca: quelle non abitate o affittate da qualcuno, infatti, sarebbero 192.182 in tutta la nostra provincia, mentre nella sola città di Bergamo si attesterebbero a 12.162. I numeri vengono dal nuovo censimento Istat, che si rifanno però come ultimi dati a quelli del 2019, quindi si tratta di una fotografia del passato di un fenomeno in continua crescita.

A riportare i dettagli è oggi (martedì 17 gennaio) l’Eco di Bergamo: in alcuni casi si tratta di abitazioni o appartamenti di proprietà, in cui però non si risiede, oppure di seconde case. In altri, però, si tratta di edifici abitativi rimasti invenduti, oppure di appartamenti sfitti. Molti privati preferiscono evitare il problema di inquilini morosi o problematici, per cui nell’incertezza preferiscono non affittare i locali a persone su cui hanno dei dubbi. L’incidenza del fenomeno di sicuro preoccupa, considerando che invece gli immobili abitati sono 459.878, di cui 366 mila di proprietà, 68 mila in affitto e 25 mila in uso ad altro titolo: le case vuote, infatti, sono il 29,5 per cento del totale, mentre in città con 56.168 case abitate l’incidenza di quelle vuote è del 17,8 per cento.

Bisogna anche tener conto che, in certi casi, le abitazioni rimangono invendute, oppure non attraggono inquilini che affittino, perché troppo costose e quindi poco accessibili, oppure perché vecchie e poco attrattive. Nella maggior parte dei casi, si tratta di locali di proprietà di privati, quindi il settore pubblico può fare poco e niente, inoltre la tendenza è indubbiamente in aumento, se si considera che nel precedente censimento del 2011 le unità erano 127.768.

L’incremento della tipologia è dovuta anche al diffondersi del fenomeno Airbnb e simili, per cui si preferisce affittare per breve tempo a turisti. In questo modo si evita qualsiasi situazione spiacevole con inquilini che non pagano il mese o molesti, optando invece per “forestieri” intenzionati a pagare subito, fare la loro vacanza e poi andare via, lasciando spazio per i prossimi interessati.

La situazione, in continua evoluzione, è monitorata dall’assessore all’Edilizia residenziale pubblica del Comune di Bergamo, Marzia Marchesi, la quale ha dichiarato che domani, mercoledì 18 gennaio, si terrà un incontro tra diversi assessori alla casa, promosso dal Comune di Padova, per capire quali strategie possa adottare il settore pubblico. Marchesi ha anche spiegato che a livello locale è stato creato un tavolo di confronto con gli operatori del settore.

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