In Bergamasca ci sono circa 290 mila metri cubi di amianto da smaltire: tutti i numeri
Si tratta di circa 9 chilometri quadrati di superfici a fine 2022, smaltiti con interventi più di 7 milioni di chili di eternit

In Bergamasca rimangono ancora quasi 9 chilometri quadrati (per la precisione 8,8) di superfici in amianto da smaltire, pari a circa 290 mila metri cubi di edifici da mettere in sicurezza. A fornire i dati è l'ultima relazione della Direzione generale Welfare del Pirellone sul tema, che si basa sulle rilevazioni dell'Arpa effettuate nel 2007, 2012 e 2020, ma anche su notifiche e indagini di enti pubblici e privati.
L'obiettivo, come riportato ieri (martedì 12 marzo) da L'Eco di Bergamo, è liberare la Lombardia da questo materiale entro il 2030. Con il Superbonus 110 per cento, che incentivava lo smaltimento di coperture per sostituirle con pannelli fotovoltaici, in parte si è dato un contributo a questo tipo di operazioni, considerando che nella nostra provincia la maggior parte dell'amianto si trova negli edifici privati.
I dati provinciali
Secondo l'ultima verifica di fine 2022, sul nostro territorio c'erano ancora 19.822 strutture con coperture in amianto, delle quali 18.214 private e 1.608 pubbliche. In 17.512 edifici si trovava amianto del tipo compatto, in 337 del tipo friabile.
In 1.466 strutture pubbliche si trova quello compatto, in 121 quello friabile. La differenza tra i due materiali è che quello compatto può essere sbriciolato solo con dei macchinari, mentre quello friabile si riduce in polvere più facilmente, anche con l'azione manuale, per cui è più pericoloso perché estremamente volatile.
Gli interventi di smaltimento
Per quanto riguarda gli interventi di smaltimento effettuati in Bergamasca, nel 2021 sono stati 1.038, con la rimozione in totale di 7.253.403 chili di eternit. Ci si è concentrati sulla bonifica di vecchi impianti ed edifici, ma anche di tubature coibentate con questo materiale e guarnizioni di caldaie, flange e serbatoi.
Negli ultimi anni, quando si fanno i censimenti, si tengono in considerazione anche le tubature in eternit della rete idrica sotterranea degli acquedotti, dato che questo materiale era utilizzato sino alla fine agli anni Ottanta. Nella Bergamasca, di queste tubature, ce ne sono ancora 1.333 tonnellate in tutto.