Dati Istat

In Bergamasca la natalità è calata del 40% nel giro di vent'anni. E la situazione non migliora

I cittadini over 64 anni aumentano del +6,1 per cento, le donne partoriscono meno figli e li fanno sempre più tardi

In Bergamasca la natalità è calata del 40% nel giro di vent'anni. E la situazione non migliora
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Anche i dati del 2024 dell'Istat confermano un sostanziale declino demografico. In Bergamasca, che del resto va di pari passo con quello del nostro Paese.

Nella nostra provincia, infatti, l'anno scorso il tasso di natalità si è attestato intorno ai 6,6 nati ogni mille abitanti, contro un tasso di mortalità di 9,6 persone decedute ogni mille abitanti. Numeri in pratica identici a quelli del 2023, quando il tasso di natalità era identico, mentre quello di mortalità era leggermente superiore (9,7).

Un calo drastico

Il tutto è particolarmente significativo se si guarda al quadro complessivo: vent'anni prima, nel 2004, il tasso di natalità era invece di 11 nati ogni mille abitanti ed era superiore al tasso di mortalità, che si attestava sui 7,9 morti ogni mille abitanti. Non certo numeri da nazione emergente, ma che davano ancora speranza sotto una prospettiva demografica.

Grafico Istat

L'andamento, come si può notare dal grafico presente nell'articolo, rimane piuttosto stabile fino al 2008, anno probabilmente non casuale, dato che fu quello interessato dalla crisi economica mondiale, che fece sentire i suoi effetti in modo sempre più progressivo in Italia, dove colpì con prepotenza nell'anno successivo, il 2009.

In quel frangente, il tasso di natalità inizia ad avere una discesa negativa costante, fino ad arrivare nel 2015 a un punto di svolta drastico, ovvero quando la natalità diventa inferiore alla mortalità nella popolazione locale. Il picco di mortalità nel 2020 è chiaramente dovuto alla pandemia, mentre il punto più basso per le nascite si è registrato nel 2023, quando appunto ci sono stati 6,6 bambini ogni mille abitanti, un dato che non è riuscito a migliorare l'anno scorso. In pratica, in vent'anni la natalità è calata del 40 per cento.

Figli sempre più tardi

Di conseguenza l'età media della popolazione, che vent'anni prima era di 41 anni, nel 2024 è passata a 45,5 anni. Nel 2004, la popolazione di 14 anni o meno era pari al 14,9 per cento, dai 15 ai 64 anni era il 68,7 per cento e quella over 64 era il 16,4 per cento. Nel 2024, invece, i ragazzi di 14 anni o più giovani erano il 13 per cento (-1,9 per cento), la fascia tra i 15 e i 64 anni era il 64,5 per cento (-4,2 per cento) e quella over 64 il 22,5 per cento (+6,1 per cento).

Nel giro di due decenni, inoltre, in Bergamasca una donna è passata dall'avere in media 1,5 figli, con il primo all'età di 30,6 anni, a partorirne 1,2, con il primo all'età di 32,6 anni. Significa che il tasso di fecondità è diminuito del 20 per cento, mentre l'età media delle neomamme è aumentata del 6,5 per cento.

Commenti
Giuseppe Francesco

A parte che io le mie tasse le pago (1300€ all'anno in sanità che non uso e contributi versati), comunque rinunzio!

La decrescita

Un patto sociale che si e' rotto, e questo è uno fondamentale. Chi scrive che e' meglio cosi', dovrebbe anche sottoscrivere una rinuncia perpetua a pensione, una fetta di pil e quindi servizi, sanità, civiltà etc. E' comodo fare la decrescita coi (pochi) figli degli altri.

Giuseppe Francesco

Giusto così, siamo pure troppi in pochi km quadrati e il pianeta è finito.

semper85

Incredibile! Tutto questo è grazie a contratti di lavoro instabili, paghe da fame ferme dal 1999, costo della vita e tasse e imposte esagerate con servizi sempre in calo a cui si sommano, e pesano almeno altrettanto, le prospettive di un futuro ben poco luminoso per l'intero pianeta tra cambiamenti climatici e guerre!

Paolo74

Io non mi stupisco che si facciano sempre meno figli ma del contrario, e cioè che ci sia ancora chi ha voglia di impegnarsi a mettere al mondo dei bambini.

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