In calo gli indicatori della curva dei contagi. In Lombardia terapie intensive occupate al 4%
Migliora anche il quadro a livello nazionale: indice Rt da 0.92 a 0.85, l'incidenza è scesa a 54 casi ogni 100 mila abitanti
Per passare dalla zona bianca a quella gialla bisogna superare i 50 nuovi contagi ogni 100 mila abitanti, avere più del 15 per cento dei letti nei reparti di malattie infettive occupati da malati Covid e oltre il 10 per cento nelle terapie intensive.
In Lombardia questi tre indicatori sono abbondantemente sotto le soglie fissate dal Governo: l’incidenza settimanale è di 35 casi ogni 100 mila lombardi, i posti letto in area medica occupati sono il 7 per cento e quelli in rianimazione al 4 per cento. Merito della grande adesione alla campagna vaccinale, visto che grossomodo l’81 per cento dei lombardi ha completato il ciclo vaccinale (in provincia di Bergamo i completamente vaccinati sono più del 76 per cento del target).
I dati epidemiologici della Bergamasca sono ancora più positivi: per la seconda settimana consecutiva la curva mostra una lieve flessione nell’andamento: la media giornaliera dei casi incidenti è passata da 38 a 35 nuovi positivi e l’incidenza complessiva settimanale è ben inferiore alla media regionale, pari a 22 casi ogni 100 mila bergamaschi.
«L’Italia è uno dei Paesi europei con la circolazione del virus più contenuta – ha detto ieri il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro commentando i dati del monitoraggio della Cabina di regia -. La curva in Italia è rimasta contenuta e ciò grazie alle vaccinazioni». Tanto che l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici che è diminuito da 0.92 a 0.85. In calo anche l’incidenza nazionale, che passa da 64 a 54 casi ogni 100 mila abitanti.
Resta quindi contenuto, come detto, l’impatto dei contagi sulle strutture ospedaliere. Nel complesso, in Lombardia, venerdì 10 settembre i pazienti in terapia intensiva erano 59 e quelli ricoverati nei reparti ordinari 391. In una settimana i malati Covid nei reparti di area critica sono due in meno, in totale 57, mentre quelli ricoverati nei reparti ordinari sono nel complesso 438, ossia 47 in più.