Spedizione al K2: le alpiniste Mingolla e Loreggian tentano la vetta
Partiranno nelle prossime ore da campo 4 per sfidare la montagna più pericolosa del pianeta. Due passaggi difficiissimi: "Collo di bottiglia" e "traverso"

La scalata alla vetta del K2 è cominciata. Le alpiniste Federica Mingolla e Silvia Loreggian, della spedizione al femminile del Cai sulla seconda montagna più alta della Terra (ma certamente la più temibile), tenteranno la vetta nelle prossime ore.
L'attacco alla cima è iniziato giovedì 26 luglio, con tre giorni di tempo a disposizione, per arrivare fin lassù.
La spedizione, capitanata dal bergamasco Agostino Da Polenza, dovrà infatti approfittare del bel tempo per arrivare agli 8.611 metri, dopo il vento e le tormente di neve che hanno sferzato il rilievo e caratterizzato l'avventura della squadra, voluta per celebrare il settantesimo anniversario della prima salita organizzata dal Cai.

Tre giorni per raggiungere la vetta
Il tentativo di Mingolla e Loreggian è iniziato lo scorso pomeriggio alle 16 ore italiane, con la partenza dal campo base a cinquemila metri di quota in direzione del campo 2, che si trova a 6.650 metri, dove hanno sostato un paio d’ore per poi raggiungere il campo 3 a 7.350 metri e in seguito a un’altra pausa al campo 4 a 7.700 metri.
Con loro sono partiti anche Marco Majori e Federico Secchi, che fanno invece parte del progetto "Ski in the Sky", che prevede la discesa dalla cima con gli sci.
La partenza per la vetta dal campo 4 è prevista stanotte. Si tratta della parte certamente più difficile dell'intera impresa. Caratterizzata da una ripida ascesa e da due passaggi estremamente pericolosi. Quello del cosiddetto "Bottleneck", il collo di bottiglia che ha sopra di sé un enorme seracco di ghiaccio. E il successivo "traverso", che scorre in orizzontale lungo un pendio ripidissimo spesso soggetto a valanghe e in passato già foriero di immani tragedie.
Se tutto va come previsto, le alpiniste dovrebbero raggiungere la cime del K2 alle 15 circa di domani.
Ad accompagnarle dal campo 4 ci sarà anche il portatore d’alta quota Ali Durani, che le aspetta con l’altro portatore Ali Nurani ed ai quali si uniranno anche i portatori Muhammad Nazir e Muhammad Abbas, che li raggiungeranno invece dal campo 3. Nurani rimarrà al campo 4 ad attendere le alpiniste al ritorno, in caso di necessità o emergenza. Lunedì sarà l'ultimo giorno di bel tempo ed è previsto il ritorno al campo base.
Tanta neve e condizioni difficili
La fase di acclimatamento è terminata il 23 luglio con il ritorno al campo base. Il periodo di assestamento è stato più complicato del previsto, per via delle condizioni meteo instabili. Una situazione anomale per il K2 che ha portato ad abbondanti nevicate con accumuli di neve oltre i settemila metri, che renderanno più difficile battere la pista e attrezzare la montagna per renderla più sicura.
Loreggian, Mingolla e Durani non utilizzeranno le bombole d'ossigeno durante la scalata, al contrario di Nazir e Abbas. Per prepararsi, le atlete hanno passato un mese sopra i cinquemila metri e adesso sono pronte a passare alla fase successiva, facendo parte di una delle spedizioni più accreditate per il tentativo alla vetta.