In demolizione l'ex "Litrone" a Casnigo: lascerà il posto a un nuovo complesso residenziale
In corso in questi giorni l'operazione in Piazza Bonandrini. Il Comune, che lo possedeva dal 1938, lo aveva ceduto a privati nel 2015

Un pezzo di storia che se ne va per sempre, vittima del tempo inesorabile e delle trasformazioni immobiliari del nuovo millennio: sono in corso in queste settimane, a Casnigo, le attività di demolizione dell’ex "Litrone" di Piazza Bonandrini.
Il locale era stato ceduto dal Comune a privati nel 2015, destinato a lasciare il posto ad un nuovo complesso residenziale.
La storia del bar
I due edifici attigui (il bar vero e proprio e un’attigua dependance con salone di ritrovo) erano entrati a far parte del patrimonio comunale grazie ad una donazione testamentaria del 1938, formalizzata nel 1945. A donare lo stabile era stato Pietro Brignoli, gestore in paese dell’allora Bar Gallo di via Garibaldi.
"Al Litrone" nella seconda metà del Novecento e fino al 2006 era stato gestito dalla famiglia Guerini. Era un punto di ritrovo irrinunciabile nel cuore di Casnigo. «Davanti al locale - ricordano in molti con nostalgia c’era la fermata della corriera e il bar ne vendeva i biglietti. Qui era arrivato uno dei primi televisori e la gente si ritrovava per assistere al “Musichiere” oppure a “Lascia o raddoppia?”. Il salone delle feste veniva utilizzato per i matrimoni (nel menu era d’obbligo la poia ‘mplenida, la gallina ripiena) e per i ritrovi conviviali di gruppi e associazioni.

La cessione dell'immobile
Il Comune, quando era sindaco Giacomo Aiazzi, aveva ceduto nel 2015 la proprietà dell’immobile, valutato allora circa 250mila euro. Ottenne circa sessantamila euro e lavori pubblici per i restanti 190mila, che videro realizzati il nuovo marciapiede in via Ruggeri, la copertura del vecchio municipio, oggi biblioteca, e l’allestimento dei servizi igienici nell’ex chiesa di Santo Spirito, utilizzata per eventi culturali.
“Al Litrone” continuerà comunque a vivere nei ricordi di tanti casnighesi, figlio di un’epoca in cui per essere “social” bastava accomodarsi di persona ai suoi tavolini.