investiti 2,5 milioni

Inaugurati a Calcinate un hospice e un centro di riabilitazione per gli alcool dipendenti

L'hospice conta 14 posti letto, il centro di riabilitazione 5. Servizi frutto di una collaborazione tra Asst Bergamo Est e Fondazione europea per la ricerca biomedica

Inaugurati a Calcinate un hospice e un centro di riabilitazione per gli alcool dipendenti
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Si amplia l’offerta dell’Asst Bergamo Est: al Pot di Calcinate sono stati inaugurati oggi, venerdì 18 giugno, un hospice da 14 posti letto e il centro di riabilitazione alcologica con 5 posti letto grazie a un investimento complessivo di 2,5 milioni di euro.

Entrambi i servizi si trovano al primo piano della struttura e sono frutto di una sperimentazione gestionale pubblico-privata approvata da Regione Lombardia con una gara indetta nel 2019, aggiudicata da Ferb - Fondazione europea per la ricerca biomedica all’inizio dello scorso anno, nella forma dell’associazione in partecipazione per un periodo di 10 anni.

«Quella odierna è una giornata attesa da tempo – ha commentato Francesco Locati, direttore generale dell’Asst Bergamo Est -, perché va a completare un percorso iniziato nel 2015. Abbiamo realizzato 30 posti letto per pazienti subacuti al secondo piano del complesso, mentre al pianterreno il nuovo poliambulatorio, il Cup, il centro prelievi e la centrale di continuità assistenziale. Entrambi i piani sono stati completati nel 2018 grazie a un finanziamento ministeriale e regionale da 5 milioni di euro».

Il Pot di Calcinate annovera anche un laboratorio di biologia molecolare unico in Lombardia, dotato di un sistema robotizzato che, su due turni, è in grado di processare fino a 2.500 tamponi ogni giorno. Un’apparecchiatura inaugurata nel pieno dell’emergenza sanitaria, grazie a un investimento importante da parte del Distretto Rotary 2042.

Le caratteristiche dei nuovi servizi

L’hospice di Calcinate sarà impegnato nell’assistenza alle persone affette da malattie in fase avanzata che non rispondono più a trattamenti specifici e integrerà la rete di cure palliative della provincia di Bergamo. Si prenderà cura e darà supporto anche alle famiglie dei malati, grazie a una equipe di assistenza multidisciplinare composta da medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti, operatori sociosanitari e assistenti sociali.

L’unità operativa di riabilitazione alcologica è un invece servizio innovativo che, di concerto con i Noa (Nuclei operativi alcologia) dell’Asst Bergamo Eest, rappresenterà uno spazio privilegiato di osservazione e d’intervento clinico in cui sperimentare l'astensione dall'alcool e intraprendere un percorso di consapevolezza delle dinamiche alla base della dipendenza grazie a un team multidisciplinare.

«La realizzazione di un hospice e del reparto di riabilitazione alcologica deriva da analisi dettagliate condotte con l’Ats di Bergamo riguardo le esigenze di questo territorio – ha specificato Franco Cammarota, amministratore delegato di Ferb – oltre che in merito alla rilevanza delle cure palliative e del contrasto all’alcoldipendenza, per la quale non esisteva un centro di riferimento in provincia».

«Sono l’esempio di una sanità di territorio e di prossimità – ha aggiunto la vicepresidente e assessore la Welfare Letizia Moratti -. Un obiettivo fondamentale, nel corso dei prossimi mesi, sarà quello di implementare gli ambulatori che consentiranno ai medici di medicina generale di lavorare in questo presidio. Sarà determinante, perché la medicina di territorio fa leva sui medici di base in una visione che li integra con gli specialisti ospedalieri».

MyTravelCare

A margine della visita al Presidio ospedaliero territoriale di Calcinate, il direttore generale Locati ha anche presentato MyTravelCare, un progetto sviluppato in partnership con Ferb e con l’Università degli studi di Bergamo.

Si tratta di un applicativo multilingua, una soluzione tecnologia di digitalizzazione della presa in carico dei pazienti che accedono al pronto soccorso, oggi in fase di sperimentazione all’ospedale Bolognini di Seriate. L’obiettivo è di facilitare l’interazione con il personale sanitario, offrendo una traduzione simultanea in otto lingue, tra cui cinese, russo e arabo, di tutte le informazioni necessarie al triage.

I malati possono inserire sul totem interattivo i propri dati (età, genere, altezza, peso e stile di vita), oltre che informazioni sugli ultimi viaggi effettuati, riportando tempistiche e località visitate ed altre informazioni correlate. L’applicativo consente anche di comunicare le proprie patologie, gli interventi effettuati, i farmaci che si stanno assumendo, eventuali allergie, sintomi e disturbi per i quali ci si è recati al pronto soccorso. Infine, il totem prevede una sezione dedicata, sempre multilingua, per la compilazione dell’autocertificazione Covid.

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