Gruppo San Donato

Inaugurato il "nuovo" Policlinico San Pietro: 15 milioni investiti. E arriva pure l'Università

Ieri (10 gennaio) il taglio del nastro alla presenza di tante autorità. Aggiunto un nuovo "pezzo" e ci sarà anche il corso di laurea in Infermieristica del San Raffaele

Inaugurato il "nuovo" Policlinico San Pietro: 15 milioni investiti. E arriva pure l'Università
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di Laura Ceresoli

Su una superficie complessiva di ottomila metri si estende la nuova ala del Policlinico San Pietro, fresca di realizzazione. Un esterno lineare color panna e una torre ascensori rossa che si staglia sulla facciata caratterizzano la struttura del Gruppo San Donato che è stata inaugurata ufficialmente ieri, martedì 10 gennaio, alla presenza delle istituzioni religiose, civili e militari e di una folta rappresentanza del mondo politico, imprenditoriale e sanitario.

Al taglio del nastro, che ha visto tra i momenti centrali la messa celebrata da monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, hanno preso parte tra gli altri Giovanni Malanchini, segretario del Consiglio regionale Lombardia; Giovanni Pavesi, direttore generale Welfare di Regione Lombardia; Massimo Giupponi, direttore generale Ats Bergamo; Francesco Locati, direttore generale Asst Bergamo est.

Grazie a questi lavori di ampliamento conclusi di recente, con la costruzione del nuovo corpo di fabbrica frontale e un investimento di quasi quindici milioni di euro totalmente autofinanziati, l'ospedale ha cambiato volto, diventando ufficialmente anche sede del corso di laurea in Infermieristica dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Luminosità, accoglienza, percorsi protetti con connessioni tra i diversi corpi dell’ospedale tutti al coperto, separazione dei flussi: queste le linee guida che hanno ispirato la progettazione e la realizzazione dei nuovi corpi di fabbrica. L’intervento di costruzione, che si è svolto garantendo la piena continuità dell’attività sanitaria, ha infatti consentito di razionalizzare e potenziare i percorsi, sia orizzontali sia verticali, con la creazione di un nuovo gruppo ascensori destinato agli utenti esterni, separando così i flussi di questi ultimi da quelli dei sanitari. Inoltre, sono stati messi a disposizione dell’utenza numerosi spazi di attesa confortevoli e tecnologici, servizi di supporto quali bar e negozi, concentrati in un’area facilmente fruibile direttamente dalla hall di ingresso. Al centro è stata infine allestita la nuova cappella ospedaliera.

Grande attenzione è stata riservata anche alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica, con la scelta di materiali anti-smog ed ecocompatibili per il rivestimento della facciata e di sistemi di impianto in grado di consumare meno energia.

L’ampliamento fa parte di un complesso programma pluriennale che negli anni scorsi ha portato alla realizzazione del nuovo satellite dedicato alle degenze con camere a due letti, nuovo pronto soccorso Dea, nuova radioterapia, nuove aree ambulatoriali, nuovo blocco operatorio per un investimento totale (dall’inizio dei primi lavori a oggi) di 65 milioni.

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