Inquinamento da polveri sottili: a Bergamo il limite è stato superato per 40 giorni nel 2024
La centralina di via Garibaldi, lo scorso anno, ha registrato quaranta giornate in cui sono stati sforati i limiti di Pm10

Bergamo è il diciannovesimo capoluogo di provincia italiano più inquinato per polveri sottili Pm10. Lo conferma l'annuale pubblicazione di Legambiente "Mal'Aria di città", che per la nostra città ha registrato nel 2024 ben quaranta giorni in cui si è verificato uno sforamento dei limiti.
Nel 2030, settanta città sarebbero fuorilegge
Secondo i dati raccolti da Legambiente, nel 2024 cinquanta centraline in venticinque città su novantotto hanno superato i limiti giornalieri di Pm10. In cima alla classifica c'è Frosinone (70 giorni di sforamento), seguita da Milano (68 giorni), Verona (66) e Vicenza (64).
Per quanto riguarda Bergamo, la centralina interessata è quella di via Garibaldi: nel 2024 ha registrato quaranta giornate in cui sono stati sforati i limiti di Pm10, fissati a 50 microgrammi per metro cubo d'aria. Il dato ha piazzato la nostra città al diciannovesimo posto, alla pari con Piacenza e Rimini.
«Con soli cinque anni davanti a noi per adeguarci ai nuovi limiti europei al 2030, dobbiamo accelerare drasticamente il passo - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -. È una corsa contro il tempo che deve partire dalle città ma richiede il coinvolgimento di regioni e governo».
Se per le medie annuali di Pm10 e No2 (biossido di azoto) nessuna città supera i limiti previsti dalla normativa vigente, lo scenario cambierà con l'entrata in vigore della nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria, a partire dal 1° gennaio 2030. Per il PM10, sarebbero infatti solo 28 su 98 le città a non superare la soglia di 20 µg/mc, che è il nuovo limite previsto. Al 2030, 70 città sarebbero dunque fuorilegge.
Verificare quanto influisce l’aeroporto su questi sforamenti
Di notte lavare (non inumidire) le strade per far defluire il pm 10 nei tombini... lo fanno anche le nazioni del nord... imitiamoli
Riccardo è di quelli che vedono sempre come sorgente di tutti i problemi le amministrazioni in mano "agli altri". In realtà in questi anni la Comunità Europea ha più volte rivisto gli standard a cui vogliono che ci adeguiamo, rendendoli sempre più stringenti. E noi, qui in pianura padana, abbiamo una conformazione geografica che ci mette, e ci metterà sempre, più in difficoltà di tutte le altre zone d'Italia per quanto concerne la riduzione dell'inquinamento atmosferico. Questo nonostante i nostri sforzi, perché in questi ultimi anni ce ne sono stati imposti tanti su questo versante! Voglio farti notare solo che in vetta alla classifica c'è Frosinone! Anche lì è colpa della Lega...?
Era il lontano 2005, quando iniziarono i lavori del Teleriscaldamento un città con tabelloni enormi con su scritto: PER UNA CITTA' PULITA. Poi nell'ordine una miriade di iniziative sempre con lo slogan del "più pulito": marmitte catalitiche, infissi a doppio o triplo vetro, rotonde come se piovesse ovunque per tagliare le code, capotti agli edifici, caldaie a condensazione, case doppia, tripla, quadrupla AAA, bonus edilizi a pioggia, caminetti a inserto, lampadine a basso consumo, strade e bretelle di collegamento in ogni angolo della provincia, e decine e decine di altre cose che non mi dilungo ma ci sarebbe da scrivere pagine intere. Impatto sullo smog ? NADA de NADA !! Unico risultato certificabile è che hanno e continueranno a mettere mano nei nostri portafogli e farci spendere soldi !!
Il grosso problema è la Regione. Basta vedere come è stata la gestione di Trenord dell'ultimo decennio, o degli investimenti-scempio della Brebemi e futura (si spera di no) Treviglio-Dalmine.