Sequenziamento

Istituto Mario Negri e Asst Bergamo Est insieme per individuare le varianti Covid

Remuzzi: «Questa sorveglianza genetica aiuterà ad avere un quadro preciso dell’evoluzione dell’epidemia nella nostra provincia e a prevenire la diffusione di varianti virali pericolose«

Istituto Mario Negri e Asst Bergamo Est insieme per individuare le varianti Covid
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L'individuazione e lo studio delle varianti del coronavirus è molto importante nel contrasto alla pandemia. Lo ripetono da mesi gli scienziati, che sottolineano anche come sia fondamentale come nazione impegnarsi di più su questo aspetto, perché altri Paesi, come ad esempio l'Inghilterra, per ora sono un po' più avanti di noi.

Una proficua collaborazione

Va in questo senso la partenza della collaborazione tra Asst Bergamo Est e l'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, un'eccellenza della provincia di Bergamo. L’obiettivo della partnership è lavorare insieme, condividendo conoscenze e mezzi, in diversi ambiti di ricerca scientifica di comune interesse. L’Istituto Mario Negri beneficerà del supporto logistico e organizzativo delle strutture ospedaliere dell’Asst Bergamo Est, mentre quest'ultima si avvarrà del supporto metodologico e scientifico sviluppato dai ricercatori dell’Istituto.

Il progetto prioritario che vede coinvolte le due strutture si inserisce nelle attuali esigenze in termini di contrasto alla pandemia e si focalizza sulla “Genotipizzazione di SARS CoV-2”.

Obiettivo: individuare le varianti

La collaborazione nasce a seguito di una nota della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia del febbraio 2021, che invitava i laboratori che ne avessero i requisiti alla «attivazione Servizi di Medicina di Laboratorio per l’inserimento nella Rete della Regione Lombardia per la ricerca delle Varianti di Sars-Cov-2». Sulla base di queste indicazioni, il laboratorio dell’Istituto Mario Negri collaborerà con il laboratorio del Presidio Ospedaliero Territoriale (Pot) “FM Passi” di Calcinate, in cui sono presenti le 15 macchine processa-tamponi, che procederanno all'analisi molecolare dei tamponi, estraendo campioni di Rna. Questi saranno poi studiati al Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare “Aldo e Cele Daccò” dell’Istituto Mario Negri che vanta una documentata esperienza nelle tecniche di sequenziamento del Dna. L’Istituto invierà poi i risultati ad Ats di Bergamo, che provvederà a caricarli in un apposito portale.

Le parole di Remuzzi e Locati

Soddisfatto dell'accordo e della partenza dei lavori anche il professor Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri: «Questa sorveglianza genetica aiuterà ad avere un quadro preciso dell’evoluzione dell’epidemia nella nostra provincia e a prevenire la diffusione di varianti virali pericolose – afferma Remuzzi -. Vale la pena ricordare che l’attività di sequenziamento in Italia è molto indietro rispetto ad altri paesi europei. Nel mese di marzo è stato sequenziato il virus in meno dell’8 per cento dei casi positivi, con grandi differenze tra le Regioni, la Lombardia purtroppo è tra i fanalini di coda con meno dell’1 per cento di campioni positivi genotipizzati. Proprio per questa ragione, i risultati di questa collaborazione avranno un ruolo ancor più fondamentale».

Per il dottor Francesco Locati, direttore generale Asst Bergamo Est «con questa collaborazione ci poniamo l’obiettivo di procedere con la massima tempestività nell’individuazione e nel contenimento delle nuove varianti del virus. È per noi motivo d’orgoglio condividere con un prestigioso centro come è l’Istituto Mario Negri, esperienze, progetti e professionalità. Ringrazio il professor Giuseppe Remuzzi per questa partnership che arricchisce e completa il ventaglio di attività alle quali l’Asst Bergamo Est si dedica. Regione Lombardia è dotata di strumenti operativi adeguatamente specializzati che consentono di mantenere alta l’attenzione sull’evoluzione della pandemia, in collaborazione con le autorità sanitarie nazionali. Per quanto di nostra competenza procederemo inoltre celermente per consentire di completare la vaccinazione il più presto possibile per limitare la circolazione e la conseguente mutazione del virus».

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