Scambio di accuse

La bega tra Provincia e Comune sul cantiere dell'Asse che ha fatto esplodere il traffico

Viabilità nel caos per 40 metri di barriere fonoassorbenti. Nessuno ha avvistato i cittadini. Era proprio necessario intervenire adesso?

La bega tra Provincia e Comune sul cantiere dell'Asse che ha fatto esplodere il traffico
Pubblicato:
Aggiornato:

di Wainer Preda

«Glielo giuro, di quel cantiere non sapevamo nulla. La Polizia locale di Bergamo lo ha scoperto solo sabato 18 marzo, due giorni prima della partenza dei lavori». Allarga le braccia, l’autorevole funzionario dell’Amministrazione comunale di Bergamo. Guarda sconsolato i titoli dei giornali. Raccontano dell’ennesimo caos sull’Asse interurbano. Stavolta provocato da lavori estemporanei autorizzati dalla Provincia e comunicati, dice, in colpevole ritardo al Comune.

Solo che da via Tasso precisano: «La Provincia ha mandato al Comune una Pec anticipatoria ufficiale l’8 marzo, a cui è seguita l’ordinanza numero 114 protocollata il 14 marzo, sei giorni prima della partenza dei lavori, e contemporaneamente diffusa a tutti i Comuni interessati per via elettronica - assicurano -. Dunque...».

Ordinanza mandata il 14, dice l’uno, arrivata il 18, sostiene l’altro. Come una comunicazione (per giunta elettronica) possa metterci quattro giorni per percorrere i cento metri che vanno da via Sora agli uffici comunali è mistero che consegniamo a Voyager.

Ma al di là del rimpallo di responsabilità, le conseguenze di quel gap sono pesantissime. E a pagare dazio, come sempre, non sono gli uffici preposti, ma i cittadini. Quelli che devono entrare in città per andare al lavoro al mattino. Quelli che devono uscire dalla città la sera, dopo una giornata di fatiche. E tutti quelli, decine di migliaia, che, nel mezzo, hanno avuto la sfortuna o l’ardire di passare sull’asse interurbano nella zona della Grumellina.

«Ma proprio adesso dovevano fare ’sti lavori?»: è la domanda che sorge spontanea all’automobilista medio che annega in quella bolgia. Come se (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 30 marzo, o in edizione digitale QUI

Seguici sui nostri canali