la sentenza

La Cisl Bergamo dovrà dare una «rendita vitalizia per gli anni dal 2001 al 2017» a un'ex dipendente

L'Inps le aveva tolto la pensione e condannata a restituire quanto percepito. «Il sindacato si è rivelato peggiore del peggior padrone»

La Cisl Bergamo dovrà dare una «rendita vitalizia per gli anni dal 2001 al 2017» a un'ex dipendente
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Inizia a vedere la luce in fondo al tunnel Domenica Pelleriti, sindacalista per 26 anni prima per la Femca Cisl di Milano, poi a quella di Bergamo e all'Ust provinciale, alla quale è stata revocata la pensione da parte dell'Inps, perché il rapporto con un'azienda presso la quale era al tempo distaccata, la Serist Spa, è risultato fittizio a seguito di un'inchiesta giudiziaria.

Ora, con sentenza del 31 luglio 2024, il tribunale del Lavoro di Milano ha condannato la Cisl Bergamo alla costituzione di rendita vitalizia a suo favore dal 2001 al 2017, nonché a pagare le spese di giudizio.

Il meccanismo

«La mia pensione fu annullata da Inps in quanto, nell'ambito di un'inchiesta penale della Procura delle Repubblica di Milano, emerse che il distacco di molti sindacalisti, e io tra loro, era fittizio non avendo mai prestato attività lavorativa per l'azienda distaccante - spiega Pelleriti -. In pratica, Cisl faceva risultare un rapporto di lavoro chiedendo il favore ad aziende "amiche", ma il neoassunto, di fatto, da subito lavorava per Cisl. In tal modo il sindacato retribuiva il lavoratore, ma non pagava i contributi che, per i sindacalisti distaccati, sono a carico della collettività».

«Peggiore del peggior padrone»

Inps pertanto, quando i fatti sono emersi, ha annullato la pensione alla signora Pelleriti e ha anche richiesto la restituzione di quanto percepito. Anche altri sindacalisti sono stati coinvolti nella vicenda, ma nessuno in modo tanto pesante, perché la signora Pelleriti era l'unica già in pensione.

Racconta la ex sindacalista: «Incolpevolmente mi sono ritrovata da un giorno all'altro, senza pensione, priva totalmente di reddito e con debito consistente verso Inps, tanto che ho dovuto vendere la mia casa, acquistata con mutuo e grandi sacrifici. Tutto ciò nonostante, Cisl Bergamo non ha preso alcuna iniziativa per sanare la mia posizione. In sostanza, il sindacato predetto si è rivelato peggiore del peggior padrone».

«Non è ancora finita»

La donna ha fatto quindi ricorso al tribunale del Lavoro di Milano, come aveva annunciato già nell'aprile 2023 quando aveva deciso di rendere pubblica la propria vicenda. A più di un anno dalla prima udienza (nel giugno 2023), ha ottenuto, almeno parzialmente, giustizia.

Sottolinea: «Ringrazio l'avvocato Roberto Trussardi e l'avvocata Renata Paglia del Foro di Bergamo che mi hanno assistito con dedizione e professionalità. Non è ancora finita: dovrò proseguire la causa appellando la sentenza per gli anni mancanti, ma è motivo di grande soddisfazione sapere che il deprecabile comportamento di Cisl Bergamo è stato finalmente sanzionato».

Commenti
AUGUSTO

Credo che se si indagasse a fondo nelle associazioni sindacali chissà quante magagne salterebbero fuori. Solo che in quegli uffici non si può entrare e se ciò avvenisse si griderebbe al fascismo.

Paolo74

Proprio un bel sindacato la CISL...ho un amico che mi racconta di come, nell'azienda dove lavora, la Cisl sia pappa e ciccia con la proprietà. Il sindacato accetta ogni decisione aziendale senza battere ciglio ed in cambio i sindacalisti sono esentati dal lavorare. Proprio bravi...

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