La Giunta approva il bilancio di previsione 2023: su la spesa energetica, non le imposte
Il vicesindaco Gandi si dice «orgoglioso» per aver trovato la quadra nonostante le difficoltà. Ora il documento passerà in Commissione
La Giunta del Comune di Bergamo ha approvato oggi, lunedì 13 marzo, il bilancio previsionale 2023 (che comprende anche una prima previsione sui bilanci del 2024 e del 2025). Si tratta del primo passo dell'iter burocratico, che prevede ora la discussione del documento in Commissione bilancio e poi in Consiglio comunale.
Inflazione e aumento delle spese energetiche
Intanto, però, dei numeri sono stati messi nero su bianco. E non è poco. Soprattutto se si considera le evidenti difficoltà economiche di cui si è dovuto tenere conto, a partire da inflazione e rincari di gas ed energia elettrica. Circa quest'ultima voce, l'importo previsto per le spese energetiche di Palazzo Frizzoni per l'anno corrente è di circa 13 milioni di euro, ovvero 3,8 milioni in più rispetto al 2019 (al momento, un milione coperto dal Governo e i restanti 2,8 dal Comune stesso). Si tratta comunque di una previsione inferiore rispetto ai 14,6 milioni spesi per questa voce nel 2022.
Nonostante questo quadro complicato, Palazzo Frizzoni prevede comunque di riuscire a mantenere tutti i servizi ai cittadini, facendo fronte alle spese energetiche e al peso del rialzo dei prezzi soprattutto con una manovra strutturale di contenimento delle spesa, che consente anche di ridurre lo storico disavanzo che l’Amministrazione riscontra da anni nella redazione del suo piano finanziario.
Nessun aumento delle imposte
Sul lato delle entrate di parte corrente, la buona notizia per i cittadini è che il Comune non tocca le imposte - Irpef allo 0,8 per cento, Tari e Imu -, che restano quindi invariate, mentre è previsto un aumento degli introiti della tassa di soggiorno (che salgono a 2 milioni di euro per effetto della previsione di importanti flussi turistici verso la città in occasione della Capitale Italiana della Cultura) e un ritorno dei dividendi delle società partecipate, in particolare A2A e Sacbo, dopo l’azzeramento dovuto al crollo delle attività legate al Covid. Ritornano ai livelli pre-pandemia le sanzioni derivanti dalle violazioni del codice della strada, soprattutto in considerazione del ritorno robusto dei flussi di visitatori e turisti in città.
Aumentano, invece, le tariffe legate ai servizi cimiteriali per i non residenti in città e si introducono poi nuove fasce contributive per gli utenti delle mense scolastiche, «proteggendo le fasce più deboli e in condizioni di fragilità economica, adeguando i prezzi ai livelli segnalati da Istat».
Ancora tanti investimenti
Non si ferma, invece, la spinta del Comune verso gli investimenti, anche grazie al Pnrr e ai finanziamenti collegati a esso. Le opere previste nel programma dei lavori pubblici per il 2023 ammontano infatti a 81,8 milioni di euro, cifra che per il triennio 2023-2025 sale a 125,2 milioni di euro circa. Le altre spese in conto capitale ammontano a 35,2 milioni con riferimento, in particolare, al finanziamento per la realizzazione del tram T2 Bergamo-Villa d’Almè e il collegamento e-Brt Bergamo-Dalmine-Verdellino.
Il commento del vicesindaco
Insomma, nonostante le difficoltà evidenti legate alla congiuntura macro (e micro) economica che tutte le Amministrazioni stanno vivendo, il Comune ritiene di aver trovato una quadra, come conferma il vicesindaco e assessore al Bilancio, Sergio Gandi:
«Vorrei innanzitutto ringraziare il settore finanziario e il suo responsabile Corrado Viscardi per avere definito un bilancio di previsione di cui sono particolarmente orgoglioso. Lo sono perché il documento evidenzia una significativa tenuta delle entrate tributarie; registra, con un notevole incremento della tassa di soggiorno, un momento di grande positività della nostra città, con flussi di visitatori in costante crescita, e il ritorno alla normalità post-pandemica, con le entrate da sanzioni che tornano, come nel passato, a 13 milioni; affronta con responsabilità il tema della spesa crescente, con interventi strutturali di razionalizzazione della spesa in tema di dotazioni di servizio, costi della macchina comunale, manutenzioni; riduce a meno di 5 milioni il disavanzo di parte corrente, con un notevole miglioramento rispetto agli anni scorsi; mantiene elevato il livello degli investimenti grazie alla leva del Pnrr e alla efficacia dell'azione amministrativa messa in campo dalla nostra Amministrazione. Fermo restando che speriamo comunque, nel corso dell’anno, in un nuovo intervento del Governo per attutire l’impatto della crescita delle spese energetiche, come già avvenuto lo scorso anno e nel primo trimestre 2023: in quel caso, i nostri conti ne risentirebbero in modo ulteriormente positivo».